Fonte: Polignanoblù.it
Domenica 5 luglio si è tenuto al'appuntamento dell'ass. Giovanni Paolo II.
Presentato il volume "i Vangeli" tradotti e commentati da quattro bibliste.
“I Vangeli al femminile - le donne prendono la parola”. Questo è stato il tema proposto dall’Associazione “Giovanni Poalo II” di Polignano a Mare, domenica 5 luglio. Un incontro di riflessione attraverso la presentazione del volumetto “i Vangeli”, tradotti e commentati da quattro bibliste. Le autrici sono: Rosalba Manes, Annalisa Guida, Rosanna Virgili e Marida Nicolacica. In primis Vittoria Luisi, vice presidente dell’Associazione Giovanni Paolo II, ha illustrato la serata ed alcuni aspetti biografici degli ospiti interlocutori: l’autrice Rosalba Manes, consacrata ardo virginum, ha conseguito il dottorato in Teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana, dove insegna; Fr. Francesco Neri, teologo, già Ministro Provinciale della Provincia religiosa dei Frati Minorri Cappuccini in Puglia, ora è anche direttore dell’Istituto Teologico “Santa Fara”; Renato Brucoli, scrittore e pubblicista ha moderato l’incontro
.Renato Brucoli ha sottolineato l’importanza e numerosi aspetti dell’opera. Quattro donne bibliste hanno curato e tradotto in lingua corrente i Vangeli di Matteo, Marco, Giovanni e Luca, con l'analisi e con il commento del testo arricchito ulteriormente dalla sensibilità femminile con il saggio conclusivo a cura di Rosana Virgili che contestualizza la presenza della donna nei Vangeli, completando ulteriormente l’opera. Renato Brucoli ha messo in rilievo lo spessore e il ruolo delle donne sia per le multeplici capacità, che per l’importanza che hanno nei vangeli; si tratta di donne pronte ad accogliere e servire la vita, capaci di diaconie e di sequele; donne che sono state le ultime a rimanere con Cristo crocifisso e le prime a credere nel risorto e a portare l’annuncio della resurrezione. Donne come simbolo teologico della rivoluzione cristiana. Sull’importanza dell’opera letteraria “i Vangeli”, Renato Brucoli ha sottolineato: “l’opera si colloca in un particolare clima ecclesiale caratterizzato dal dopo Concilio, a distanza di 50anni, e poi è caratterizzata dalla presenza di Papa Francesco che pare voler valorizzare la presenza femminile nella Chiesa”.In un dialogo dinamico tra domande e risposte, il curatore ha esordito con il seguente quesito: In che contesto arriva oggi quest’opera: troppo presto, troppo tardi o al momento giusto? “Arriva come segno di una maturazione speciale del seme evangelico - ha detto Rosalba Manes - il Vangelo è un seme gettato nella storia che cresce da se, e cresce come dice Marco, automad, cresce da se stesso, sia che il contadino dorma, sia che vegli, ma poi arriva il momento del raccolto e sta a noi avere l’intuizione, l’intelligenza di operare questo raccolto e fare in modo che questo seme si trasformi in pane e possa nutrire la Chiesa. Quindi, penso che, appunto, sia un momento di particolare grazia dove lo Spirito Santo sta soffiando in modo forte perché insieme possiamo renderci conto che è arrivata l’ora di vivere finalmente la Grazia dei carismi (…) il magistero di Papa Francesco insiste tanto su questo aspetto e invita ad allargare gli spazi per una presenza più incisiva della donna nella Chiesa, in particolare in due numeri dell’evangeli gaudium numero 103 e 104, il Papa sottolinea con forza questa necessità, quest’urgenza. Il progetto, però, dei nostri Vangeli al femminile parte, ancora prima dell’inizio del pontificato di Papa Francesco, per desiderio dell’editore padre Gilberto Zini, sacerdote pavoniano religioso, che avvertiva l’essenza di un lavoro del genere… frutto di un lavoro femminile.” Un’esperienza di comunione per le quattro bibliste e su questo l’autrice ha aggiunto: “la sfida che viene dal Vangelo è quella di provocarci tutti ad una nuova architettura dei rapporti. Il Gesù dei Vangeli è un Gesù che ama fortemente la relazione”. Anche padre Francesco Neri nel suo intervento ha evidenziato l’importanza dell’opera di traduzione dei Vangeli, frutto di una camino di maturazione molto antico. Il sacerdote ha espresso il desiderio di un approccio globale che andrebbe tenuto insieme, proprio per l’importanza che ne deriverebbe nel leggere il vangelo da punti di vista diversi a partire dalla propria storia. Il sacerdote ha sottolineato l’importanza del ruolo delle donne all’interno delle Chiese, così come nell’ambito missionario, della mistica e della teologia con la figura di Chiara d’Assisi, prima donna, che ha ottenuto l’approvazione di una regola scritta da lei e riconosciuta già ottocento anni fa. “D’altra parte - ha ricordato Fr. Francesco Neri - nel Giubileo del 2000, Giovanni Paolo II chiese perdono delle mancanze della Chiesa in confronto delle donne.” Senz’altro c’è molto da fare ancora, ma va tenuto presente che la presenza della donna nella storia biblica è centrale: da Eva a Maria, passando per Ester, Elisabetta, la diacona Febe, la Maddalena ed altre. In modo innato le donne hanno sempre ricoperto i ruoli deputati all’educazione a trecento sessanta gradi. In chiusura di serata i saluti e ringraziamenti di Giuseppe Nardulli, presidente dell’Associazione e la consigliera comunale dott.ssa Tina Lofano.
Silvana Algeo
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