Polignano a Mare, dove i cantieri della cronaca si aprono agli orizzonti complessivi... Quanto resta della notte?
I ragazzi del Consiglio Comunale "baby" affascinati dalla testimonianza del vescovo di Molfetta all'incontro su don Tonino Bello. Tante le domande sulla spiritualità, l'impegno pastorale e l'attualità del messaggio di don Tonino "tu" e "convivialità delle differenze"
Alla ricerca. Delle radici e dei punti di forza. Dove nasce la spiritualità
di don Tonino Bello, e come si caratterizza il suo impegno pastorale?
Annunciatore di cieli nuovi e terra nuova, cosa sogna ardentemente? Cosa
riserva ancora la sua profezia? Come si concilia con i tempi attuali?
Giovani e adulti insieme, pronti a interrogare e interrogarsi, a
scrutare una luce che meglio orienti nel contemporaneo, a inaugurare itinerari
di crescita umana e sociale: ecco la formula scelta dal Consiglio Comunale dei
Ragazzi di Polignano a Mare e dagli aderenti all’Associazione Giovanni Paolo II
presieduta dall’attivo Giuseppe Nardulli.
Pubblico folto e differenziato: autorità civili, cittadini, insegnanti
e studenti. Un grappolo di domande. Le risposte sono state rese da don Sandro
Ramirez e Renato Brucoli, entrambi collaboratori e amici del vescovo di
Molfetta per circa un decennio, fra i primi anni Ottanta e i primi anni
Novanta.
Cercando di fare sintesi con una metafora o un aneddoto, hanno
delineato la figura del grande Pastore: annunciatore di Cristo nel tempo,
amante dei poveri e della povertà, campione del dialogo e infaticabile
costruttore di pace, cantore della bellezza nella molteplicità delle sue
espressioni.
Don Tonino Bello ha indicato con la parola, lo scritto e la
testimonianza, un sentiero di rinnovamento della vita basato sulla ricerca del
volto e aperto alle sfide del terzo millennio. “Tu” e “convivialità delle
differenze” sono le parole-chiave. Come dire: carità, giustizia e pace. Ecco il
sogno. Ecco il cammino. Già riconoscibile negli scritti giovanili del sacerdote
alessanese, brevemente presentati a compimento di un evento memorabile.
"Tocca a noi seguire la strada di don Tonino"
La lettera del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Polignano
Mercoledì ultimo scorso, a Polignano a Mare e in occasione del 22° Dies Natalis di don Tonino Bello, si è svolto un incontro sulla testimonianza profetica del Servo di Dio nella Chiesa e nella Società. Erano presenti tra il pubblico anche gli alunni delle due scuole medie di Polignano e i membri del Consiglio Comunale dei ragazzi. Quest'ultimi all'indomani dell'apprezzatissimo convegno, hanno deciso di scrivere una breve ma intensa lettera che proponiamo nella sua versione integrale.
"Quando il nostro coordinatore, prof. Geramo, ci ha riuniti per comunicarci che avremmo partecipato ad un convegno per ricordare un sacerdote scomparso ventidue anni prima, siamo rimasti quasi indifferenti e nemmeno tanto entusiasti, perché ci aspettavamo un convegno su qualcuno dei nostri eroi preferiti, un calciatore, un cantante, una star della TV, ma dopo la bella serata del 29 aprile, dedicata al ricordo di don Tonino Bello, noi alunni delle due scuole medie di Polignano, componenti il Consiglio Comunale dei Ragazzi, ora siamo felici di aver avuto l’opportunità di conoscere meglio o, per alcuni di noi, per la prima volta, un uomo, un sacerdote, un vescovo autentico testimone del messaggio cristiano di altruismo, bontà, fratellanza, rispetto del prossimo e dello straniero, amore verso i poveri e gli infelici. L'elenco delle qualità di don Tonino potrebbe continuare a lungo, ma ci ha colpito soprattutto il racconto fatto dal giornalista scrittore Brucoli, a proposito degli sfrattati di Molfetta che si trasferirono con i pochi mobili in campagna sotto gli alberi con il cielo come tetto. Il giornalista ci ha spiegato che avrebbe dovuto fare un articolo sulla situazione degli sfrattati e chiese consiglio a Don Tonino, il quale gli spiegò che per capire i problemi degli altri bisogna vederli con i propri occhi e toccarli con le proprie mani. Le risposte che i due relatori della serata, il dottor Brucoli e don Sandro Ramirez, hanno dato alle nostre domande, ci hanno infuso tanto coraggio e tanta speranza nel futuro, perché entrambi hanno insistito sul fatto, che nonostante i gravi problemi del nostro tempo causati anche dagli errori della loro generazione, noi giovani possiamo impegnarci e cambiare le cose per creare un futuro migliore. Già le nostre insegnanti di religione, prof.ssa Zupo e prof.ssa Giannuzzi, ci insegnano quelle cose che hanno reso Don Tonino così vicino alla santità: ora sta a noi seguire quella strada che porta verso la pace, l’amore per il prossimo e la giustizia. Vorremmo ringraziare ancora l’Associazione “Giovanni Paolo II” e il suo Presidente G. Nardulli per averci dato l'opportunità di vivere una bella esperienza umana e culturale che ha riempito di emozioni il nostro cuore e il nostro animo, dove sono rimaste impresse le dolci parole che Don Tonino ha dedicato a noi ragazzi nella sua lettera.
Commenti
Posta un commento