Fonte: La Centra
Una
serata dedicata a Don Tonino Bello quella organizzata
dall'associazione Giovanni Paolo II. Voluta soprattutto per far
conoscere ai ragazzi, di qui la presenza del consiglio comunale baby,
la figura del vescovo di Molfetta. A raccontare le sue gesta due
persone che lo hanno conosciuto. Don Sandro Ramirez, capo delle
politiche di catechesi nella Diocesi e il giornalista Renato Brucoli
che ha collaborato con don Tonino. “Papa Francesco somiglia molto a
don Tonino Bello – afferma Don Sandro- quando dice che vuole una
Chiesa povera per i poveri, o quando parla delle persone in
difficoltà, della centralità dell'uomo”. Don Sandro descrive il
vescovo di Molfetta “più come uomo di preghiera che di azione” e
bacchetta chi tira per la giacchetta i suoi insegnamenti soprattutto
a sinistra, “La sua scelta di servire i poveri – dice Don Sandro-
non era frutto di ideologia, fanno male a Don Tonino le persone che
lo vogliono sequestrare alle ideologie, era uomo di preghiera
innamorato di Cristo”. Renato Brucoli invece ha tracciato la figura
di don Tonino volontario: “Il volontariato per lui era segno di
speranza, come la pace o la famiglia unita. Non è vero che il mondo
è in una china discendente, c'è speranza, per don Tonino era
impegno di ogni giorno quello di inseguire mete senza aspettare il
futuro”.
Roberto Centrone
Fax Polignano Ed. 02.05.2015
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