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Palazzi di Londra, il Papa: «Abbiamo scoperchiato noi la pentola. Ma è legittimo investire con l’Obolo di San Pietro»

Francesco sul volo di ritorno dalla visita in Thailandia e Giappone parla degli scandali finanziari della Santa Sede: «C’è corruzione, ma per la prima volta la denuncia non è venuta da fuori, bensì da dentro il Vaticano».

Papa Francesco non sfugge alle domande più spinose sugli scandali finanziari vaticani. Anzi. Parlando ai giornalisti sul volo di ritorno dal Giappone precisa che amministrare bene non significa «ricevere la somma dell’Obolo di San Pietro per metterla nel cassetto». Al contrario, «questa è una cattiva amministrazione». Occorre invece puntare a investire, perché quando c’è bisogno o urgenza di donare, ci deve essere la possibilità di «dare». Il Pontefice parla dell’operazione di acquisto del palazzo di pregio di Londra per la quale sono stati sospesi cinque funzionari, tra cui Tommaso Di Ruzza, il direttore dell’Autorità di Informazione finanziaria (Aif), che «spero sia innocente». Bergoglio riconosce che c’è aria di «corruzione», perciò la magistratura vaticana sta indagando. E ha una consolazione che diventa anche speranza per un futuro migliore da questo punto di vista: «Con l’immobile di Londra sembra abbiano fatto cose non pulite. Ma per la prima volta la denuncia non è venuta da fuori, bensì da dentro il Vaticano: è la prima volta che la pentola l’abbiamo scoperchiata noi».

Gli immobili di lusso a Londra con i soldi dell’Obolo
Il Vescovo di Roma puntualizza la legittimità anche morale delle iniziative della Santa Sede finalizzate a far fruttare i soldi ricevuti per i poveri. «Buona amministrazione non è ricevere la somma dell’Obolo e metterla nel cassetto. No, questa è una cattiva amministrazione. Invece, si deve cercare di fare un investimento così quando si ha bisogno di dare si dà. Se in un anno quel capitale non si svaluta, si mantiene o cresce, questa è una buona amministrazione. Mentre l’”amministrazione del cassetto” è cattiva». Il Papa spiega che «da noi si parla di un “investimento da vedove”, di fare cioè come fanno le vedove che investono due o tre di qua, cinque di là, se cade uno c’è l’altro». Certo, «se tu fai un investimento dell’Obolo di San Pietro su una fabbrica di armamenti, l’Obolo non è più l’Obolo. Ma spendere l’Obolo in un anno, un anno e mezzo, fino a che non arriva la colletta successiva, questa è buona amministrazione». Si può anche «comprare una proprietà, affittarla e poi venderla, ma andando sul sicuro, con tutte le sicurezze per il bene della gente che ha dato i soldi nell’Obolo stesso». Poi ammette: «Con l’immobile di Londra hanno fatto cose che non sembrano pulite. Ma la denuncia non è venuta da fuori, è venuta da dentro il Vaticano».

Le perquisizioni
Il Papa spiega com’è andata: «È stato il Revisore dei conti interno a dirmi: “Qui c’è una cosa brutta, qui c’è qualcosa che non funziona”. È venuto da me. Gli ho chiesto: “Lei è sicuro?”. “Sì, cosa debbo fare?”. “C’è la giustizia vaticana, vada e faccia la denuncia al Promotore di giustizia”». Francesco è «contento perché si vede che l’amministrazione vaticana ha le risorse per chiarire le cose brutte che succedono dentro, come in questo caso», anche se la vicenda dell’immobile di Londra non è ancora del tutto chiara: «L’unica cosa chiara è che si sono verificati dei casi di corruzione». Un’altra precisazione: «Voi potrete dirmi: ma questi cinque sono corrotti? No, la presunzione di innocenza è una garanzia per tutti, un diritto umano, ma c’è una corruzione e si vede. Con le perquisizioni si vedrà se davvero sono colpevoli o no. È una cosa brutta e non è bello che succedano queste cose in Vaticano, ma è chiaro che i meccanismi di controllo interni che Benedetto aveva avviato cominciano a funzionare».

L’autorità anti-riciclaggio e Moneyval
La maggior parte dei membri del Consiglio di amministrazione dell’Aif si è dimessa. Egmont, che è il gruppo di queste autorità finanziarie, ha sospeso il Vaticano dalle comunicazioni sicure dopo il raid dell’1 ottobre (le perquisizioni dell’inchiesta). Il direttore dell’Aif è ancora sospeso. Francesco puntualizza intanto che «il gruppo Egmont è un organismo non ufficiale. È un gruppo privato che ha un suo peso. Ma sarà Moneyval a fare l’ispezione». Il direttore dell’Aif Di Ruzza è sospeso «perché c’erano dei sospetti di non buona amministrazione. Il presidente dell’Aif si è fatto forza con il gruppo Egmont per riprendere la documentazione (sequestrata, ndr) nonostante questo la giustizia non possa farlo». Il Papa rivela di avere «fatto una consultazione presso la magistratura, con un magistrato italiano di livello: “Cosa devo fare?”, ho chiesto. La giustizia davanti a una accusa di corruzione è sovrana in un Paese, nessuno può immischiarsi. Dalle carte sembra che vi sia una cattiva amministrazione nel senso di un cattivo controllo. È stato l’Aif a non controllare, sembra, i delitti degli altri». Ma per il momento «il magistrato è sovrano perché deve studiare come è andata, al contrario un Paese avrebbe un’amministrazione superiore che lederebbe la sovranità del Paese stesso. Mentre il presidente dell’Aif, Rene Bruelhart, «scadeva il 19 novembre. Lo chiamai alcuni giorni prima ma lui non si è accorto che lo stavo cercando, così almeno mi disse. Dunque gli ho annunciato che avrebbe lasciato l’incarico. Ho trovato già il successore, un magistrato di altissimo livello giuridico, economico, nazionale e internazionale. E al mio rientro assumerà l’incarico».

Hiroshima e Nagasaki
«Nagasaki e Hiroshima ambedue hanno sofferto la bomba atomica, e questo le fa assomigliare. Ma c’è una differenza. Nagasaki non ha avuto solo la bomba ma anche i cristiani. Nagasaki ha radici cristiane, il cristianesimo è antico, la persecuzione dei cristiani c’era in tutto il Giappone ma in Nagasaki è stata molto forte. Il segretario della Nunziatura mi ha regalato un facsimile in legno dove c’è scritto il “wanted” di quel tempo: si cercano cristiani! Se tu trovi uno, denuncialo e tu avrai tanto, se tu trovi un sacerdote denuncialo, e avrai tanto. Questo colpisce, sono stati secoli di persecuzioni, questo è un fenomeno cristiano che in qualche modo “relativizza”, nel senso buono della parola, la bomba atomica. Invece andare a Hiroshima è soltanto per (fare memoria, ndr) della bomba atomica, perché non è una città cristiana come Nagasaki. Per questo io sono voluto andare ad ambedue, in entrambe c’è stato il disastro atomico.

Hiroshima è stata una vera catechesi umana sulla crudeltà. Per me è stata un’esperienza molto più toccante. E lì ho ribadito che l’uso delle armi nucleari è immorale, per questo deve andare nel Catechismo della Chiesa Cattolica, e non solo l’uso, anche il possesso, perché un incidente, o la pazzia di qualche governante, la pazzia di uno può distruggere l’umanità. Pensiamo a quel detto di Einstein: “La quarta guerra mondiale sarà combattuta con bastoni e pietre”».

Il nucleare
«Sempre può accadere un incidente, il triplice disastro (il terremoto, lo tsunami e il disastro nucleare della centrale di Fukushima nel 2011, ndr), voi l’avete sperimentato. Il nucleare è il limite, le armi lasciamole perché quella è distruzione. L’uso del nucleare è molto al limite perché ancora non abbiamo raggiunto una sicurezza totale. Tu potresti dirmi che anche con l’elettricità si può fare un disastro per una insicurezza, ma sarebbe un disastrino piccolo. Il disastro di una centrale nucleare sarà un disastro grande. E ancora non è stata elaborata la sicurezza. È un’opinione personale, io non userei l’energia nucleare finché non ci sarà una totale sicurezza sul suo utilizzo. Alcuni dicono che è un rischio per la custodia del creato e che l’energia nucleare deve fermarsi. Io mi fermo sulla sicurezza. Non c’è la sicurezza per garantire che non avvenga un disastro. Sì, uno ogni dieci anni nel mondo. Poi c’è il creato, il disastro della potenza nucleare sul creato, sulla persona. C’è stato il disastro in Ucraina (a Chernobyl, ndr). Dobbiamo fare ricerca sulla sicurezza sia per evitare disastri e sia per le conseguenze sull’ambiente, Sull’ambiente credo che siamo andati oltre il limite, nell’agricoltura con i pesticidi, nell’allevamento dei polli con i dottori dicono alle mamme di non dare da mangiare ai bambini quelli di allevamento perché sono allevati con gli ormoni e fanno male alla salute. Tante malattie rare che ci sono oggi per l’uso non buono dell’ambiente. La custodia dell’ambiente è una cosa che o avviene oggi o mai. Ma tornando sull’energia nucleare: costruzione, sicurezza e custodia del creato».

FONTE: Vatican News

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