Passa ai contenuti principali

Il Papa: costruire ponti con chi ha un credo diverso, mai aggressione

All’udienza generale Papa Francesco esorta ad aprire un varco fra il Vangelo e il mondo pagano, come fece San Paolo che all'Areopago di Atene prese spunto dall’altare dedicato al “dio ignoto” e guardò il mondo pagano con gli occhi della fede non con ostilità



E’ un forte invito a gettare ponti con chi non crede o ha una fede diversa dalla nostra quello che Papa Francesco rivolge stamani nella catechesi all’udienza generale in piazza San Pietro alla presenza di circa 12mila persone. In un clima di accoglienza festosa, come spesso avviene, il Papa fa fermare la papamobile per far salire a bordo alcuni bambini. La figura di riferimento della riflessione è San Paolo e la sua predicazione all’Areopago di Atene. L’Apostolo freme nel vedere la città piena di idoli ma questo “impatto” col paganesimo “invece di farlo fuggire, lo spinge a creare un ponte per dialogare con quella cultura”, nota il Papa che prosegue così il suo "viaggio" con gli Atti degli Apostoli. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Inculturare con delicatezza il messaggio della fede
Paolo, infatti, va nei luoghi più significativi: la sinagoga, la piazza, l’Areopago dove si svolgeva la vita politica e culturale e non si chiude ma incontra tutta la gente, giudei, epicurei, stoici e molti altri. “Non guarda la città di Atene e il mondo pagano con ostilità” ma “con gli occhi della fede”.

Chiediamo anche noi oggi allo Spirito Santo di insegnarci a costruire ponti con la cultura, con chi non crede o con chi ha un credo diverso dal nostro. Sempre costruire ponti, sempre la mano tesa, niente aggressione. Chiediamogli la capacità di inculturare con delicatezza il messaggio della fede, ponendo su quanti sono nell’ignoranza di Cristo uno sguardo contemplativo, mosso da un amore che scaldi anche i cuori più induriti.

Quello di Paolo è dunque un atteggiamento che, sottolinea il Papa, ci fa interrogare sul nostro modo di guardare le nostre città, chiedendoci, appunto, se lo facciamo con indifferenza, disprezzo o con la fede “che riconosce i figli di Dio in mezzo alle folle anonime”:

Paolo sceglie lo sguardo che lo spinge ad aprire un varco tra il Vangelo e il mondo pagano. Nel cuore di una delle istituzioni più celebri del mondo antico, l’Areopago, egli realizza uno straordinario esempio di inculturazione del messaggio della fede: annuncia Gesù Cristo agli adoratori di idoli, e non lo fa aggredendoli, ma facendosi «pontefice, costruttore di ponti».

Paolo annuncia "L'Ignoto Conosciuto"
Prendendo spunto dall’altare che vi era nella città dove non c’era nessuna immagine ma solo l’iscrizione al “dio ignoto” , Paolo proclama infatti che “Dio non si nasconde”: «Colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio». Quindi, parte dalla fede biblica nel Dio della rivelazione per arrivare alla redenzione e al giudizio, cioè al messaggio propriamente cristiano, e mostra la sproporzione fra la grandezza del Creatore, che si fa sempre cercare perché ognuno lo possa trovare, e i templi costruiti dall’uomo. L’Apostolo annuncia “Colui che gli uomini ignorano eppure conoscono”, ricorda Francesco rifacendosi alla “bella espressione” di Benedetto XVI che dice che Paolo annuncia “L'Ignoto Conosciuto”. “Ecco, quelli che non conoscono, ma che conoscono”, prosegue Papa Francesco.

Alla fine Paolo invita alla conversione approdando al kerygma. Qui, però, la sua predicazione, che aveva tenuto tutti col fiato sospeso, trova uno scoglio perché “la morte e risurrezione di Cristo appare «stoltezza» e suscita scherno e derisione”. Allora Paolo si allontana perché il suo tentativo appare fallito. Alcuni però si aprono alla fede come Dionigi, membro dell’Areopago, e Damaris, una donna. Dunque, alla fine, anche ad Atene il Vangelo attecchisce e corre a due voci, quella dell’uomo e quella della donna.

Aprire il cuore a chi bussa alla nostra porta
Nei saluti ai pellegrini di lingua araba, il Papa esorta poi "davanti alle tante sofferenze del nostro tempo" a chiedere al Signore "di aprire i nostri cuori alle necessità dei bisognosi, degli indifesi, dei poveri, dei disoccupati, e di chi bussa alla nostra porta in cerca di pane, di un rifugio e del riconoscimento della sua dignità". Salutando i fedeli polacchi, ricorda che domenica prossima in Polonia si celebra l'XI Giornata di Solidarietà con la Chiesa Perseguitata, organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre assieme alla Conferenza episcopale polacca e rivolta quest'anno al Sud Sudan. L'auspicio di Papa Francesco è che le preghiere e le opere di solidarietà portino sollievo ai fratelli che soffrono per Cristo in diverse parti del mondo. Infine il Papa ai pellegrini italiani rimarca il senso del mese di novembre dedicato alla memoria dei defunti: occasione per riconsiderare il significato dell'esistenza e della vita eterna e per comprendere che la vita ha un grande valore se vissuta come dono.


Debora Donnini – Città del Vaticano

FONTE: Vatican News

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.