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Non abbiate paura contro il terrorismo di Silvana Algeo


Fonte: PolignanoBlu.it

Venerdì 20 novembre, si è svolta l'iniziativa dell'ass. Giovanni Paolo II. Al corteo hanno partecipato tanti cittadini, scolaresche e le istituzioni.


















Dopo l’attentato terroristico che ha coinvolto il popolo francese e ha turbato la vita in occidente, l’A.S.D. Associazione “Giovanni Paolo II" di Polignano a Mare, ha dato luogo, nella serata di venerdì 20 novembre, a una marcia contro il terrorismo e per esprimere solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime.Con lo slogan “Non abbiate paura”, si è mosso il corteo che ha coinvolto numerose presenze della cittadinanza e la partecipazione del dott. Domenico Lomelo, vice sindaco del Comune di Polignano a Mare, i Dirigenti scolastici, la prof.ssa Beatrice De Donato e il prof. Nicola De Donato, il prof. Valerio Geramo, Giorgia Narracci, Baby sindaco, e Eulalia Lozupone, Presidente del Consiglio dei Ragazzi. Partito da piazza Caduti di Via Fani, il corteo ha sostato di volta in volta - come un piccolo pellegrinaggio - dinanzi alle Chiese del paese. Nella prima sosta il folto gruppo è stato accolto dal parroco della Chiesa SS Medici, don Giancarlo Carbonara. Il sacerdote ha introdotto l’incontro, prendendo spunto dal brano di Luca 19:41-44: “Quando fu vicino alla vista della città, pianse su di essa dicendo: Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace! Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi”.Don Giancarlo ha evidenziato il pianto di Gesù davanti alla città di Gerusalemme, così anche oggi Gesù piange per i tristi avvenimenti. “Il nostro scopo qui - ha detto don Giancarlo - è sentirci tutti figli di Dio; figli di un unico padre invocando per ogni persona, per ogni uomo il dono della pace”.

Dopo un momento di raccoglimento e preghiera, il corteo della pace ha continuato il suo itinerario giungendo alla Chiesa Matrice dove è stato accolto dal parroco, don Gaetano Luca. Nel suo intervento, il parroco ha evidenziato l’essenza e la grandezza dell’uomo, proiettato verso la pace, così come oggi l’umanità è unità al richiamo della pace. Introducendo gli ultimi avvenimenti contro l’occidente, dove si è evidenziata una reazione a catena, il parroco, ha spiegato l’essenza nelle parole di Gesù quando, ci insegna a porgere l’altra guancia “quella non è una forma di nullità di fronte all’altro - ha detto don Gaetano - ci sta dicendo che l’odio innesca una reazione a catena, e lo stiamo verificando sotto i nostri occhi, e lo vediamo, anche, nelle nostre case, nelle nostre famiglie, sui posti di lavoro…”.Con un’altra riflessione, il sacerdote ha sottolineato l’importanza della comunità musulmana che di seguito agli ultimi avvenimenti ha promosso attraverso le Moschee l’hashtag: “not in may name” (non nel mio nome).Senz’altro, un segnale forte del popolo musulmano che con questo intervento condanna il terrorismo e soprattutto mette in evidenzia che “Allah che è grande, non vuole la guerra”.Prima di lasciare spazio alla preghiera, don Gaetano ha posto diversi e importanti interrogativi che partono proprio da noi, dal nostro vivere quotidiano e che trovano la centralità del tutto in una delle basi più importante della nostra esistenza, la capacità di comprendere e ragionare attraverso uno degli strumenti cardini: lo studio e la cultura. Basi fondamentali per capire l’importanza, il valore ed il rispetto delle persone e le cose. L’ultimo step della marcia è stato piazza della Trinità, dove “siamo stati accolti” dal tricolore francese riflesso sulla facciata della chiesa; dopo aver osservato un minuto di silenzio, la vicepresidente dell’Associazione, Vittoria Luisi ha introdotto il pensiero di Giovanni Paolo II. “Il coraggio è più forte della paura, non abbiate paura di avere coraggio - così ha esordito Vittoria Luisi aggiungendo poi - le luci che ci hanno accompagnato durante la marcia, vogliono simboleggiare non solo la nostra solidarietà verso alle famiglie delle vittime, ma vogliono simboleggiare la nostra fiducia verso il futuro; un futuro di rispetto, di dialogo, ma soprattutto verso un futuro di confronto costruttivo tra le persone. Vedete non servono grande strategie, non servono formule matematiche, servono pochissime cose: serve volerlo fare. Queste sono le uniche vere basi, per una convivenza di pace”.Altri interventi hanno visto protagonisti i ragazzi delle scuole con pensieri in lingua francese, contro il terrorismo, a favore della pace, della libertà e della legalità. La dirigente scolastica, la prof.ssa Beatrice De Donato, ha evidenziato il coinvolgimento dei partecipanti e di numerosi giovani.L’incontro si è concluso con l’ultimo intervento di Giuseppe Nardulli, presidente dell’Associazione Giovanni Paolo II, che ha ringraziato i partecipanti e la collaborazione della protezione civile del Gruppo Volontari San Vito Martire, il Gruppo di Volontari  dei Carabinieri, l’Amministrazione comunale, il Comandante M.llo Sergio Tatoli, Stazione dei Carabinieri di Polignano, la dott.ssa Maria Centrone, Comandante dei Vigili Urbani. Prima di concedere i partecipanti, sono state lanciate tre lanterne a simboleggiare la libertà, la fratellanza e l'uguaglianza.
Silvana Algeo

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