Un’esperienza unica, di cui non dimenticheremo, con Papa Francesco abbiamo trovato nella chiesa
ciò che da troppo tempo manca nella nostra società attuale: la dolcezza, la
semplicità e l'umiltà unita alla profondità di pensiero»
Una giornata
particolare, ricca di emozione, quella trascorsa dalla nostra Associazione Mercoledì
26 marzo scorso, alla prima udienza con Papa Francesco.
Roma ha
accolto il gruppo con i meravigliosi colori dell'aurora, annuncio di una
splendida giornata luminosa, poi l'atmosfera si è riscaldata, al pari
dell'entusiasmo e della commozione, giunta al culmine alle ore 09.45 quando la figura solare di Francesco entra in piazza San Pietro a bordo della jeep scoperta, la nostra
Associazione ha potuto salutare Papa Francesco dalla prima fila riservata dal
settore San Paolo, donando al Pontefice “Un Rosario” creazione realizzata a mano artigianalmente da Laura LABBATE dove risaltava
in primis la CROCE, realizzato con una particolarità: rame smaltato,
schegge di pietre naturali e perline di vetro. Durante il percorso, Francesco ha accolto e salutato con il gesto della mano
i fedeli presenti in trepidante attesa di accogliere anch'essi l'uomo vestito
di bianco, l'uomo dal viso dolce che ha salutato la folla con un
"buongiorno", l'uomo che sta ridando a tutti il desiderio di credere.
Sempre sorridente, Papa Francesco si è fermato numerose volte a baciare i tanti
bambini presenti, benedicendo
tutti, riservando una carezza ed un abbraccio affettuoso ai soggetti
diversamente abili.
Durante l’udienza, Papa Francesco, ha ripreso le catechesi sui
Sacramenti, parlando dell’Ordine e del Matrimonio. Alla base di tutti e due,
che rappresentano “la strada per la quale le persone abitualmente vanno come
Sacramento al Signore”, c’è l’amore: senza l’amore tutto perde senso; lo stesso
amore che Cristo ha per la Chiesa, ha sottolineato il Santo Padre. Le sue
parole oggi hanno riguardato soprattutto il rapporto tra le persone ordinate e
il servizio alle comunità da loro servite. Un servizio che va alimentato con la
preghiera, con l’ascolto della Parola di Dio, con la celebrazione quotidiana
dell’Eucaristia e anche con la frequentazione del Sacramento della Penitenza;
il vescovo e il sacerdote che non faccia queste cose, ha detto il Papa, “alla
lunga perde l’unione con Gesù diventando una mediocrità che non fa bene alla
Chiesa”. Al termine dell’Udienza, Papa Francesco, si è rivolto a chi, nel
proprio cuore, ha sentito la chiamata del Signore, spingendo a pregare affinché
questo invito cresca e dia frutto in tutta la Chiesa.
Al termine dell’udienza particolarmente
emozionante è toccante, l'abbraccio che
Papa Francesco ha riservato ai soggetti
diversamente abili, a due metri dal nostro gruppo associativo, emozionati ma soprattutto
concentrati nel cercare di conservare il più possibile nella propria memoria
l'esperienza di questa giornata veramente particolare.
Colpiti, dal suo stile sobrio ed essenziale, dalla
sua capacità di far vibrare i cuori dei fedeli con le sue parole semplici e
significative, i fedeli hanno avuto un'ulteriore conferma, attraverso l'Udienza
e la sua catechesi, dell'ansia di rinnovamento che Papa Francesco sta
manifestando all'interno della Chiesa, nonché
del suo stretto rapporto con i giovani, che invita continuamente a non perdere
la speranza. «L'esperienza del pellegrinaggio a Roma, ricca di emozioni,
ha lasciato in tutti un
piacevole ricordo. È stata un'intensa e
straordinaria esperienza spirituale ed ecclesiale.
il nostro dono a Papa Francesco
qualche scatto della giornata, per tutte le foto clicca qui
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