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Serata d’Autore con Antonella Lamanna alla Fondazione Pino Pascali

📅 Venerdì 24 ottobre, ore 18.00 , presso la Sala Conferenze della Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, il settore Formazione e Cultura dell’Associazione Giovanni Paolo II propone un nuovo appuntamento della rassegna Serata d’Autore. Protagonista della serata sarà la scrittrice Antonella Lamanna , che presenterà il suo romanzo d’esordio Tra le pagine – Vite intrecciate (Edizioni Kimerik). Il libro racconta la storia di Inès , una giovane del Sud con il sogno di diventare scrittrice. Un incontro casuale la porterà a intrecciare rapporti profondi con tre generazioni di donne, in un percorso fatto di letture condivise, ricordi e progetti. Attraverso queste relazioni, la protagonista riscopre la fiducia in sé stessa e trova il coraggio di realizzare il proprio sogno. L’autrice accompagna i lettori in un viaggio intenso tra emozioni, memoria e aspirazioni, offrendo un ritratto corale al femminile che intreccia amicizia, speranza e futuro. Durante l’incontro, dialogherà con l’autrice...
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L’uomo mandato da Dio a donare splendore ad un mondo malato

Oggi la Chiesa celebra la memoria di san Giovanni Paolo II, il papa che ha messo al centro la famiglia, la teologia del corpo e la dignità del concepito. 16 ottobre 1978, fumata bianca. Ancora intontito dalla repentina scomparsa del “papa del sorriso” Giovanni Paolo I, provo più curiosità che simpatia per il nuovo pontefice. Di cui però mi commuovono quei primi impacci linguistici: “Venuto di un paese lontano… Se sbaglio mi corriggerete”. Ma ci impiegò poco a conquistarci tutti. La domenica successiva, nella messa di inaugurazione del pontificato, sbalordì il mondo con quelle parole scolpite sul niente che sembrava possederci, parole che la sua voce calda da attore rendeva indimenticabili: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo… aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici… Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!». I tanti muri del mondo cominciarono a tremare proprio allora, checché ne dicano oggi i sapienton...

Il Papa: Cristo guarisce la tristezza, malattia invasiva e diffusa del nostro tempo

All’udienza generale in piazza San Pietro, il Pontefice spiega che Cristo "testimonia la sconfitta della morte, afferma la vittoria della vita, nonostante le tenebre del Calvario”. L’esperienza dei discepoli di Emmaus insegna che quando “la desolazione” prende “possesso del cuore”, il Risorto ci fa cambiare “radicalmente la prospettiva, infondendo la speranza”. “La storia ha ancora molto da sperare in bene” “È stata un’esplosione di vita e di gioia che ha cambiato il senso dell’intera realtà” la risurrezione di Gesù Cristo, avvenuta non in una maniera “eclatante”, violenta, ma mite, nascosta, umile. Ed “è un evento che non si finisce mai di contemplare e di meditare”, tanto che “più lo si approfondisce, più si resta pieni di meraviglia, si viene attratti”. Leone XIV apre con questa premessa, l’udienza generale di oggi, 22 ottobre, in una Piazza San Pietro dal cielo grigio. Raggiunge il sagrato della Basilica vaticana dopo aver salutato dalla sua jeep bianca i fedeli ed aver benede...

È un giorno speciale! Oggi per la undicesima volta celebriamo il ricordo liturgico di San Giovanni Paolo II.

Karol Józef Wojtyła nasce a Wadowice, in Polonia, nel 1920. La sua famiglia e la sua infanzia sono segnate da diversi lutti. Nel 1939, quando la Germania nazista invade la Polonia, il Terzo Reich chiude l'università Jagellonica di Cracovia che stava frequentando, così il giovane Karol inizia a lavorare prima in una cava e poi nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. Dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequenta i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall'Arcivescovo Adam Stefan Sapieha. Pastore in una Polonia finalmente libera Finita la guerra, Karol può continuare i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia e alla Facoltà di Teologia dell'Università Jagellonica, fino alla sua ordinazione sacerdotale, nel 1946. Nel 1948 gli viene assegnato il suo primo incarico, in Polonia: coadiutore nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, poi in quella di San Floriano...

Giovanni Paolo II: il papa dei record

Papa Giovanni Paolo II: dall'esuberanza giovanile al lungo calvario della malattia, ecco come e perché "l'atleta di Dio" ha bruciato le tappe della canonizzazione. Il 16 ottobre 1978 Giovanni Paolo II saliva al soglio pontificio: un ritratto in controluce del papa più carismatico attraverso l'articolo "Santo subito" di Dario Biagi, tratto dagli archivi di Focus Storia. COLTO . Non fu una vocazione precoce. "Qualcuno si chinò lungamente su di me", riconobbe lui stesso in una poesia. Soltanto dopo la guerra, a 26 anni, Lolek, come era soprannominato dagli intimi, si decise a rispondere alla chiamata e prese l'abito sacerdotale. Amore a scoppio ritardato, ma poi furioso, divorante. Un amore che gli fece recuperare a grandi balzi il tempo perso (si fa per dire) con la letteratura, la filosofia e il teatro. TAPPE BRUCIATE . A 38 anni Karol Wojtyla era vescovo; a 47, cardinale nella sua Cracovia; a 58, papa. Primo papa slavo della Storia, primo p...

Novena a San Giovanni Paolo II - Giorno 9 "EUCARESTIA"

  L 'E ucaristia è il dono e il miracolo più grande, perché in essa si rende presente il mistero della morte e risurrezione di Cristo – la Redenzione del genere umano. La Chiesa vive grazie all'Eucaristia. Questa verità esprime non solo l'esperienza quotidiana della fede, ma contiene anche l'essenza del mistero della Chiesa. In vari modi, la Chiesa sperimenta con gioia il costante compimento della promessa: «Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Grazie alla Santa Eucaristia, nella quale il pane e il vino si trasformano nel Corpo e nel Sangue del Signore, egli gioisce in modo speciale di questa presenza. La Chiesa ha ricevuto l'Eucaristia da Cristo, suo Signore, come il dono più grande, perché è dono di se stessa, della propria persona nella sua santa umanità, nonché dono della sua opera di salvezza. Essa non resta limitata al passato, poiché «chi è Cristo, ciò che ha fatto e sofferto per tutti gli uomini, partecipa dell'e...

Novena a San Giovanni Paolo II - Giorno 8 "MARIA"

In mezzo a questo mistero, in mezzo a questo affidamento della fede, sta Maria. "Eccomi, la serva del Signore; avvenga di me secondo la tua Parola"! “Sono venuta da te, Signora di Jasna Góra, Madre della Fiducia, […] per salutarti ancora una volta e chiederti la benedizione per il viaggio. […] Jasna Góra Madre della Chiesa! Ancora una volta mi abbandono a Te nel “materno legame d'amore” secondo le parole della mia chiamata: Totus Tuus! Ti dono la Chiesa intera, ovunque, fino agli estremi confini della terra! Vi dono l'umanità e tutte le persone, fratelli miei. Tutti i popoli e le nazioni. Ti do l'Europa e tutti i continenti. Ti dono Roma e la Polonia, unite attraverso il tuo servo con nuovo vincolo d'amore. Madre, accetta! Madre, non andartene! Madre, fai strada! Concedi dunque, Madre della Chiesa e Regina della Polonia, che tutti Ti ringrazieremo più che con le parole, con il silenzio del nostro cuore. Che con questo silenzio canteremo la nostra prefazione d...

Novena a San Giovanni Paolo II - Giorno 7 "MISERICORDIA"

Oggi, quando l'egoismo, l'indifferenza e l'insensibilità dei cuori si diffondono a ritmi allarmanti, c'è tanto bisogno di una rinnovata sensibilità verso l'uomo, verso la sua povertà e sofferenza. Il mondo chiede pietà. Non c'è niente di più necessario per l'uomo della misericordia di Dio: questo amore misericordioso e compassionevole, che eleva l'uomo oltre la sua debolezza verso le vette infinite della santità di Dio. L'uomo – ogni uomo – è questo figliol prodigo: vinto dalla tentazione di lasciare il Padre per vivere in autonomia; soccombere alla tentazione; deluso da quel vuoto che lo affascinava come un miraggio; solitario, calunniato, sfruttato mentre cerca di costruire un mondo solo per se stesso; nel profondo della sua miseria, tormentato dal desiderio di ritornare all'unità con il Padre. Come il padre della parabola, Dio attende il ritorno del figlio, quando ritorna, lo accoglie nel suo cuore e apparecchia la tavola per celebrare l'i...