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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Ottobre mese del Rosario. Riscoprire l’amore per la preghiera più rivoluzionaria del quotidiano

Ottobre è arrivato, e con esso, la tradizione ci invita a riscoprire il Santo Rosario . Per alcuni, questa preghiera evoca immagini di un passato lontano, fatto di ripetizioni silenziose e forse percepite come monotone. Eppure, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Il Rosario è tutt’altro che una reliquia: è una preghiera viva, potente e profondamente incarnata , capace di offrire una vera resistenza spirituale in un mondo frammentato, aiutandoci a ritrovare il centro, la pace e le nostre radici. Se desideriamo che la fede incida veramente sul nostro vissuto, il Rosario è lo strumento perfetto per innamorarci della contemplazione che trasfigura il feriale. Maria, maestra di incarnazione, donna del quotidiano Spesso concepiamo la spiritualità come un’evasione dalle fatiche del mondo. Il Rosario rovescia questa prospettiva: non è evasione, ma immersione . Maria è madre, sposa, pellegrina e donna del popolo . Recitare il Rosario con lei significa camminare attraverso i misteri ...

Grazie, Don Gaetano Luca

Con profonda gratitudine, l’ Associazione Giovanni Paolo II ti ringrazia per i 17 anni di instancabile ministero pastorale nella nostra comunità. La tua presenza, la tua guida spirituale e il tuo esempio hanno lasciato un segno indelebile nei nostri cuori. Ti auguriamo un cammino ricco di frutti e di benedizioni nella tua nuova comunità di Monopoli. San Giovanni Paolo II e la Madonna della Madia accompagnino ogni tuo passo e sostengano la tua missione. Con affetto e riconoscenza, L’Associazione Giovanni Paolo II

Gli arcangeli: messaggeri di Dio per il nostro tempo

ArchDobbiamo riconoscerlo: oggi si parla sempre meno degli arcangeli nel loro autentico significato biblico e teologico cristiano. Certo, popolano libri, film e persino convegni, ma spesso vengono presentati in forme fantasiose, con nomi e ruoli lontani dal messaggio della fede. È per questo che vogliamo fermarci, anche solo per un momento, a meditare sulla figura degli arcangeli, così come ci è stata trasmessa dalla tradizione cristiana. Tre nomi, una missione divina Ogni 29 settembre, la Chiesa celebra solennemente gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Non sono definiti dalla loro natura, ma dalla loro missione: contemplano la gloria di Dio e ne annunciano i misteri più profondi. Come ricorda san Gregorio Magno, sono inviati per rivelare le verità più grandi. I loro nomi sono vere e proprie professioni di fede: Michele : “Chi è come Dio?”. Gabriele : “Forza di Dio”. Raffaele : “Dio guarisce”. In loro, Dio è scritto nel nome e nell’essere. Vivono per Lui e in Lui, adoratori perf...

Il Papa: l'opulenza causa la miseria di interi popoli, sfruttati e piagati da guerre

Nell’omelia della Messa per il Giubileo dei catechisti, Leone XIV richiama davanti a 50mila fedeli la necessità di annunciare che, anche in mezzo alle tragedie di chi muore “davanti all’ingordigia”, il Vangelo proclama come “la vita di tutti può cambiare”. Non basta conoscerla o condividerla: va amata. Solo così la testimonianza diventa seme di speranza, capace di germogliare nei cuori e portare frutto L’opulenza, piaga che annulla il singolo “perché perde sé stesso, dimenticandosi del prossimo”. Quel prossimo che muore “davanti all’ingordigia”, oggi allargato a “interi popoli” piegati da guerre e sfruttamenti. Ma l’annuncio del Vangelo porta un messaggio necessario: vita nuova. Un'esistenza che va anzitutto “amata”, poi conosciuta e annunciata. È questo il compito dei catechisti: non solo istruire, ma seminare, “far risuonare nei cuori la speranza, affinché porti frutti di vita buona”. Luci e ombre del mondo sono al centro dell’omelia di Papa Leone XIV questa mattina, 28 settembre...

Giubileo dei Catechisti: una festa che accende la gioia dell’annuncio

Ci sono momenti in cui il cuore si apre a qualcosa di più grande. Il Giubileo dei Catechisti è uno di quei momenti. È l’abbraccio della Chiesa a chi, giorno dopo giorno, semina la Parola con amore, pazienza e speranza. In un mondo che corre, il Giubileo dei Catechisti invita a rallentare, a guardarsi negli occhi, a ritrovare il senso profondo del “perché” si educa alla fede. È un tempo di grazia, dove ogni catechista può sentirsi parte di una storia più grande, scritta con il Vangelo e vissuta con il cuore. È una festa che rinnova la vocazione e accende la gioia dell’annuncio. Chi sono i protagonisti? Sono i catechisti: volti spesso nascosti, ma che hanno una missione insostituibile nella trasmissione e nell’approfondimento della fede. Madri, padri, giovani, anziani, religiosi e laici che, con passione silenziosa, servono la comunità cristiana, annunciando il Vangelo e accompagnando bambini, ragazzi e adulti nel cammino della fede. Sono testimoni, non solo insegnanti. Non trasmettono s...