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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Francesco: l’umiltà è la fonte della pace nel mondo e nella Chiesa

Nell’ultima catechesi del ciclo sui vizi e le virtù, il Papa sviluppa la sua riflessione sulla “grande antagonista” della superbia, “che ci salva dal Maligno, e dal pericolo di diventare suoi complici” e “riporta tutto nella giusta dimensione”, “quel senso interiore di piccolezza” che ha contraddistinto Maria. “Nel cuore umano sorgono spesso deliri di onnipotenza, tanto pericolosi”, essere poveri in spirito ci fa comprendere che “siamo creature meravigliose ma limitate, con pregi e difetti” Papa Francesco dedica all'umiltà la ventesima e ultima catechesi del ciclo sui vizi e le virtù iniziato nell’udienza generale del 27 dicembre scorso. Ai fedeli riuniti in piazza San Pietro ne descrive le caratteristiche, si sofferma sulla Vergine Maria, donna umile per eccellenza, e riassume, poi, i frutti che scaturiscono dalla “piccolezza interiore”. Fratelli e sorelle, l’umiltà è tutto. È ciò che ci salva dal Maligno, e dal pericolo di diventare suoi complici. E l’umiltà è la fonte della pac...

Lo Spirito Santo ci dà la forza per andare avanti e annunciare a tutti con gentilezza

Omelia di Papa Francesco nella solennità di Pentecoste. Nell’omelia della messa nella domenica di Pentecoste, Papa Francesco si è soffermato su due caratteristiche dell’azione dello Spirito Santo nella Chiesa, che si propaga in noi e nella missione: la forza e la gentilezza. Senza la forza non riusciremmo a sconfiggere il male, né a vincere i desideri della carne e le pulsioni negative che rovinano le nostre relazioni con gli altri e dividono le comunità. Lo Spirito entra nel nostro cuore e guarisce tutto, come capita a Gesù quando si ritira per quaranta giorni nel deserto (Mt 4,1-11). Contemporaneamente, prosegue il pontefice, l’agire del Paraclito è anche gentile: dopo aver combattuto le tentazioni, semina in noi le virtù e le protegge con amore perché crescano e si irrobustiscano. Così, dopo la fatica del combattimento contro il male, possiamo gustare la dolcezza della misericordia e della comunione con Dio. Come è disceso sui discepoli e ha infuso in essi l’audacia di trasmettere a...

Lo Spirito Santo è dentro di noi, ma dobbiamo ascoltarlo

Le parole di Papa Francesco nella visita a Verona. Nella visita di sabato a Verona, dopo l’incontro “Arena di pace” Papa Francesco ha raggiunto la Casa circondariale di Montorio, dove ha salutato gli agenti di polizia penitenziaria, i detenuti e i volontari. Nel suo discorso ha detto che «il carcere è un luogo di grande umanità […]. Di umanità provata, talvolta affaticata da difficoltà, sensi di colpa, giudizi, incomprensioni, sofferenze, ma nello stesso tempo carica di forza, di desiderio di perdono, di voglia di riscatto». Siccome anche qui è presente il volto del Dio della misericordia e del perdono, ha invitato a non cedere allo sconforto e guardare al futuro con speranza, perché «La vita è sempre degna di essere vissuta […], anche quando tutto sembra spegnersi» e la propria esistenza è un dono unico per noi e per gli altri. Clicca qui per leggere il testo completo del discorso Nel pomeriggio, il Papa si è recato allo stadio Bentegodi, dove trentunomila persone lo aspettavano per l...

Lasciamoci interpellare dal conflitto e andiamo alla ricerca dell’armonia

Le parole di Papa Francesco nella visita a Verona e all’evento “Arena di pace”. È iniziata questa mattina con l’incontro con sacerdoti, consacrati e consacrate la visita di Papa Francesco a Verona. Nel suo discorso nella basilica di San Zeno, il pontefice si è soffermato su due aspetti riguardanti preti e religiosi. Innanzitutto, la chiamata ricevuta è sempre da accogliere: «Se smarriamo questa coscienza e questa memoria, rischiamo di mettere al centro noi stessi invece che il Signore […]. Se ricordiamo questo, che Lui mi ha scelto, anche quando avvertiamo il peso della stanchezza e di qualche delusione, rimaniamo sereni e fiduciosi, certi che Lui non ci lascerà a mani vuote». Il secondo aspetto è la missione, da compiere con audacia: «Nei momenti della delusione, non fermarci, resistere. Resistere. Tante volte dimentichiamo questo: a nessuno di noi, quando abbiamo incominciato questa strada, il Signore ha detto che tutto sarebbe stato bello, confortante. No. La vita è di momenti di gi...

La Santa sposa amica delle spose

Santa Rita è amata, conosciuta e invocata in tutto il mondo. Lei, la santa delle grazie impossibili, delle rose, dell’obbedienza totale e fiduciosa; la Santa capace di far fiorire sterpi secchi, nella sua semplice eccezionalità continua a sorprendere. Da oltre 60 anni, infatti, è diventata anche amica, consigliera e benefattrice delle future spose. Come? Scopriamolo insieme! Una sposa che può capire le spose Tra i pochi santi sposati della storia del cristianesimo santa Rita è, forse, la più amata. Invocata come protettrice dei matrimoni, fu sposa e madre, prima di prendere i voti. Ed è proprio dalla sua esperienza di sponsalità che si è consolidata una bella tradizione: andare da lei per ricevere in dono l’abito da sposa. Sì, proprio così! Santa Rita continua a essere madre per tutte quelle figlie che per difficoltà economiche o semplicemente per vivere in maniera più sobria e dare nuova vita ad abiti meravigliosi vanno da lei per scegliere l’abito da sposa. Un gesto di solidarietà e ...

Ringraziamenti PRESENTAZIONE DEL LIBRO “i due SARANNO UNO” di Don Pasquale VASTA

Esperienze, riflessioni ed umili suggerimenti per provare a rendere semplice una cosa complicata. Sì, perché, inutile negarlo, l'amore è complicato. Come fosse una pianta, va coltivato. Anzi, va coltivato insieme. Don Pasquale Vasta a cui va la nostra riconoscenza e gratitudine prova a spiegare come... Un lavoro eccezionale sull’amore di coppia: attuale, concreto, nuovo, i valori della coppia e, in generale, della comunità e dello stare insieme. In seguito alla conclusione dell’evento svoltosi presso la Parrocchia Matrice Santa Maria Assunta Polignano a Mare nella giornata di Martedì 07 Maggio24 , vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento va ai presenti, per aver accolto l’invito e per la partecipazione attenta e coinvolta. Un ringraziamento speciale inoltre va fatto ai nostri relatori, il Rev.mo Don Pasquale VASTA e all'Avv. Eugenio Scagliusi per aver accettato il nostro invito a partecipare al convegno, donando a tutti i partecipanti le proprie esperienze e le proprie c...

Francesco: la carità, l'amore quasi "impossibile" che fa amare anche i nemici

All'udienza generale il Papa traccia una distinzione tra l'amore cristiano e tutti gli altri tipi di amore che si vivono nella vita: quello che nasce dal Vangelo "benedice quelli che maledicono", sa perdonare, è così "ardito da sembrare quasi impossibile" "Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità": lo scrive san Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi. La carità, terza virtù teologale, è il tema della catechesi di Papa Francesco oggi all'udienza generale in Piazza San Pietro. “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. (1 Cor 13,4-7)” Si parla tanto dell'amore, ma cos'è l'amore? San Paolo parla ad u...

Giubileo 2025, tutte le modalità per ottenere l’indulgenza

Le norme della Penitenzieria Apostolica regolano la concessione e l’uso dell’indulgenza, una grazia giubilare. Sono state pubblicate ieri le norme sulla concessione dell’indulgenza durante il Giubileo ordinario del 2025 , per il quale Papa Francesco chiama tutti i cristiani a farsi pellegrini di speranza. Nella bolla di indizione Spes non confundit, il pontefice afferma che il dono dell’indulgenza, una grazia giubilare, «permette di scoprire quanto sia illimitata la misericordia di Dio. Non è un caso che nell’antichità il termine “misericordia” fosse interscambiabile con quello di “indulgenza”, proprio perché esso intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini». Firmato dal penitenziere maggiore cardinale Angelo De Donatis, il documento indica le modalità che concernono la concessione e l’uso delle indulgenze. Il fedele potrà ottenerla se intraprende un pio pellegrinaggio: verso qualsiasi luogo sacro giubilare, partecipando devotamente alla messa, alla celebra...

Il Papa: mettere i giovani contro gli anziani è una manipolazione

"Nella vecchiaia non abbandonarmi" è il tema del Messaggio di Francesco per la IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che ricorre il 28 luglio. Nel testo la denuncia di una mentalità individualista che va diffondendosi e che marginalizza l'anziano vissuto spesso come un peso e un costo eccessivo per la società. L'invito del Pontefice è a superare questa visione per pensare a un futuro diverso dove non ci sia contrapposizione tra generazioni e i giovani non facciano mancare la tenerezza "La contrapposizione tra le generazioni è un inganno ed è un frutto avvelenato della cultura dello scontro." E poco più avanti: "Le appartenenze comuni sono in crisi e si affermano le individualità; il passaggio dal “noi” all’“io” appare uno dei più evidenti segni dei nostri tempi". Sono due affermazioni contenute nel Messaggio di Papa Francesco per la IV Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che si celebrerà il prossimo 28 luglio. Nel testo che ha per...

Gli spari, la paura, la preghiera e il perdono

L’attentato contro Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro. Le immagini commentate da André Frossard ci restituiscono la drammaticità di quei momenti insieme alla inerme forza della misericordia e del perdono Le immagini inquietano ancora oggi, a quarant’anni di distanza. L’uomo vestito di bianco, sessantenne ancora nel pieno del vigore fisico, solleva e stringe a sé una bambina dai riccioli biondi che i genitori gli consegnano perché la benedica. Subito dopo gli spari, l’incredulità, il Papa che si accascia tra le braccia del suo segretario, la camionetta bianca che corre all’impazzata dentro al Vaticano. Poi la corsa sul filo dei minuti al Policlinico Gemelli, la preghiera dei fedeli attoniti in tutto il mondo, la speranza che si riaccende dopo un lungo e complicato intervento chirurgico. Ma le immagini più potenti del documentario realizzato quattro anni dopo quell’evento sono quelle in cui viene inquadrata la finestra dello studio papale vuota e la voce del Pontefice è trasmessa via...

Quel 13 maggio

43 anni fa il drammatico attentato a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro. Un giorno entrato nella memoria collettiva in cui l’amore e la preghiera hanno sconfitto l’odio. Un ricordo di Papa Francesco Ci sono date, per l’avvenimento a cui sono legate, che appartengono non solo ai libri di Storia, ma si inscrivono in modo indelebile anche nelle pagine della storia delle nostre vite. Talmente forte è l’impronta impressa da questi eventi che, anche a distanza di molti anni, ricordiamo perfettamente dove eravamo e cosa stavamo facendo nel momento in cui la notizia di quanto accaduto ci ha raggiunto. Il 13 maggio del 1981 è senza dubbio una di queste date. Quel giorno un evento ritenuto impossibile, inimmaginabile, fa irruzione nella realtà: l’attentato contro un Papa in Piazza San Pietro. A quarant’anni di distanza, dà ancora i brividi rivedere quelle sequenze drammatiche, riascoltare i suoni, i rumori di quel pomeriggio di primavera. Sono le 17.19 quando Giovanni Paolo II, nel consueto ...

Il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo

Discorso di Papa Francesco alla quarta edizione degli Stati generali della natalità. «Ogni dono di un figlio […] ci ricorda che Dio ha fiducia nell’umanità […]. Il nostro esserci non è frutto del caso: Dio ci ha voluti, ha un progetto grande e unico su ciascuno di noi, nessuno escluso. In questa prospettiva, è importante incontrarsi, lavorare insieme per promuovere la natalità con realismo, lungimiranza e coraggio». Queste ultime tre parole di Papa Francesco sono state al centro del suo discorso ai partecipanti alla quarta edizione degli Stati generali della natalità, che si sono tenuti ieri. Realismo è pensare che «il problema non è in quanti siamo al mondo, ma che mondo stiamo costruendo». Infatti, «alla base dell’inquinamento e della fame nel mondo non ci sono i bambini che nascono, ma le scelte di chi pensa solo a sé stesso, il delirio di un materialismo sfrenato, cieco e dilagante, di un consumismo che, come un virus malefico, intacca alla radice l’esistenza delle persone e della ...

Il sogno del Papa per il Giubileo: tacciano le armi, abolire pena di morte e debiti per i poveri

Francesco consegna “Spes non confundit”, la Bolla d'indizione dell’Anno Santo 2025. Appelli per detenuti, malati, anziani e giovani in preda a droghe e trasgressioni. Il Pontefice annuncia che aprirà una Porta Santa in carcere, invoca il condono dei debiti ai Paesi poveri, maggiore natalità, accoglienza per i migranti e rispetto del Creato, auspica la creazione di un Fondo per abolire la fame e l’impegno di pace della diplomazia. “È troppo sognare che le armi smettano di portare distruzione?" È la speranza ciò che il Papa invoca come dono nel Giubileo 2025 per un mondo segnato dal frastuono delle armi, dalla morte, dalla distruzione, dall’odio verso il prossimo, dalla fame, dal “debito ecologico”, dalla scarsa natalità. È la speranza il balsamo che Francesco vuole stendere sulle ferite di un’umanità che, “immemore dei drammi del passato”, è sottoposta a “una nuova e difficile prova” che vede “tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza” oppure in preda ad una cre...