Passa ai contenuti principali

Quando Giovanni Paolo II accese una candela per la libertà

Il 13 dicembre del 1981 la legge marziale in Polonia, nell'anniversario i vescovi hanno acceso ancora una candela

Giovanni Paolo II accende la candela a Natale del 1981

L’anno 1981, il quarto anno del pontificato, fu per Giovanni Paolo II un vero “annus horribilis”: il 13 maggio ci fu un attentato alla sua vita; il 28 maggio, mentre il Papa si stava riprendendo, moriva il card. Stefan Wyszynski, il Primate della Polonia, il vero “Padre della Patria” a cui Wojtyła era legato da forti legami; invece, il 13 dicembre, la terza domenica dell’Avvento, il gioioso periodo dell’attesa del Natale fu turbato dalla drammatica notizia dell’introduzione della legge marziale in Polonia.

Il Papa fu sconvolto da questa notizia, anche perché si rendeva conto delle drammatiche conseguenze che poteva causare la decisione del regime comunista che dichiarava guerra alla nazione. La domenica di quel giorno, dopo la recita dell'Angelus, rivolgendosi ai pellegrini polacchi il Papa pronunciò parole piene di preoccupazione per la nazione: “Gli avvenimenti delle ultime ore mi inducono a chiedere ancora una volta a tutti di pregare per la nostra Patria. Ricordo quello che ho detto a settembre: non può essere versato altro sangue polacco perché già troppo ne è stato versato specialmente durante la Seconda guerra mondiale. Si deve fare tutto il possibile per costruire pacificamente l’avvenire della Patria. In vista del prossimo giubileo della Madonna di Czestochowa, raccomando la Polonia e tutti i miei connazionali a Colei che è data come difesa alla Nazione”. La sera del 24 dicembre Giovanni Paolo II accese nella finestra del suo appartamento, nel Palazzo Apostolico una candela come segno di solidarietà e della vicinanza alla nazione. Lo stesso gesto fece il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan accendendo una candela alla Casa Bianca.

Con l’introduzione della legge marziale il regime comunista voleva fermare il movimento del ripristino della democrazia in Polonia. Giovanni Paolo II soffriva tanto anche perché era stato lui a iniziare questo processo. Il suo primo pellegrinaggio nel Paese nel 1979 risvegliò le coscienze dei Polacchi e ridò loro la speranza e il coraggio. Era un seme che diede i suoi frutti già nell'estate del 1980 con la fondazione del movimento sociale di massa, il sindacato libero di “Solidarnosc”.

Iniziava così il processo di riacquisizione dei diritti da parte della società: si ampliavano i margini di libertà, anche religiosa, e si restituiva dignità ai lavoratori. Sembrava che le grandi speranze dei polacchi di liberarsi dal giogo comunista portato in Polonia dall’Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale stessero per concretizzarsi. Purtroppo, la legge marziale che rimase in vigore fino al 1983 distrusse tali speranze per parecchi anni. Le conseguenze sociali ed economiche della legge marziale per la società polacca furono pesantissime. Invece il mondo poté vedere il vero volto dei reggimi comunisti e capire che il sistema comunista è nemico della democrazia ed è irriformabile. 

In Polonia libra si commemora sempre la triste ricorrenza dell’introduzione della legge marziale. Qualche anno fa l’Istituto della Memoria Nazionale (IPN), richiamandosi ai gesti storici di san Giovanni Paolo II e di Ronald Reagan, ha lanciato un’iniziativa: "Vittime della legge marziale. Accendi la luce della libertà”, ripristinando la tradizione di accendere le candele alle finestre delle case. Quest’anno a tale iniziativa ha aderito anche l’Episcopato polacco. Mons. Stanislaw Gadecki, il Presidente della Conferenza Episcopale alle ore 19,30 ha acceso la candela nella finestra del Palazzo Arcivescovile di Poznań. Lo stesso gesto ha fatto anche il segretario generale della Conferenza episcopale, mons. Artur G. Mizinski. Come ha affermato mons. Mizinski: "Accendendo il 13 dicembre candele alle finestre delle nostre case vogliamo commemorare tutti coloro che hanno perso la vita durante la legge marziale, hanno perso il lavoro o hanno dovuto lasciare la loro patria a causa delle azioni brutali delle autorità comuniste. Accendendo questa simbolica luce della libertà, rendiamo testimonianza alle persone e alle loro famiglie che non hanno esitato a subire e sopportare repressioni per difendere i diritti fondamentali dell'individuo”.

Wlodzimierz Redzioch

FONTE: ACI STAMPA

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.