UNA DATA
DA RICORDARE dal Settimanale "LA VOCE DEL PAESE"
“In tutta la storia ci sono
sempre state delle guerre. Per cui continueranno ad esserci”, si dice “ma perché ripetere la vecchia
stessa storia? Perché non cercare di cominciarne una nuova?” rispose
Ghandi a chi gli faceva questa solida, banale obiezione. Tiziano TERZANI,
Lettere contro la guerra.
Ammetto di avere difficolta a scrivere sull’argomento. Per quanto la
penna di una giornalista debba essere il bisturi di un chirurgo. Dare un taglio
per rimuovere “il male” è un passaggio inevitabile. Nemmeno il confronto con
il mio editore mi ha aiutato. Rischio di farmi sommergere dal clamore di
avvenimenti che meritano sentimenti più profondi e riservati.
Al momento in cui l’Associazione Giovanni Paolo II, con la medaglia del
Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Presidenza della Regione
Puglia e del Comune di Polignano a Mare restituisce alle future generazioni
(alunni della secondaria di primo grado con il prof. GERAMO e la Baby Sindaco)
la memoria del nobile intento di uomini che hanno perso la vita nelle missioni
di pace e di sicurezza internazionale, diventando così un “esempio di dedizione al senso
del dovere e dellìamor patrio”, mi trovo nella Sala Conferenze
dell’istituto dove presto servizio.
E’ la “Giornata del Ricordo” sussurra la collega al mio fianco mentre
scorriamo i punti all’ordine del giorno e un isolato più lontano Roberto
PERRICONE saluta le Autorità civili e militari (lunedì 25 scorso) dopo la Santa
Messa celebrata da Don Giancarlo.
Raccoglie le testimonianze dei parenti delle vittime (Caporal
Maggiore davide DE CILLIS, Caporal Maggiore Luigi PASCAZIO, Maresciallo Carlo
DE TRIZIO) e del sopravvissuto (Antonio ALTAVILLA), all’ignobile
logica della guerra che si consumò il 12 Novembre 2013 a Nassirya a sostegno
della rinascita e del progresso civile dello stato iracheno.
So che “la guerra e la sofferenza, mostrano che è più facile odiare che
amare”, e che essa “genera solo vinti”(Stephen
LITTWORD) ma non potrà mai cancellare il grande patrimonio di umanità costruito
sempre con coraggio, pazienza e dedizione, perseveranza.
Il “Soldato Ryan” è vivo e operante e ha l’obbligo di diventare
un' occasione per discutere senza retorica sulla possibilità di una prospettiva
di convivenza pacifica tra le nazioni e una riflessione sul sacrificio reale
dei militari protagonisti nella lotta al terrorismo in ogni sua forma e
sostenitori della democrazia e dei diritti fondamentali dell’uomo.
A volte mi chiedo se non sarebbe possibile cancellare la guerra e la
violenza semplicemente insegnando agli uomini a riflettere. J. GAARDER.
In tal senso l’universo dei sentimenti ha in sé notevoli risorse di
comprensione per favorire processi “veri” di crescita, di apertura e di
fiducia nell’altro.
Altrimenti continueremo a dire che: “Non sono i morti a spaventarci.
Sono i vivi a farci paura”. L’odio, la guerra, il potere che distruggono
ogni cosa.
Amare la vita, amare l’altro, è un atto di coraggio. Perché le vere
battaglie non sono mai quelle in cui impugni delle armi e ne esci vincitore.
“Le vere battaglie sono quelle in cui conquisti un abbraccio, stringi
una mano, prendi a cuore e nel cuore qualcuno. In quel momento, vinci te, vinci
ogni muro tu possa mettere tra te e l’amore.” A. AURIEMMA
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