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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Il segreto dell’educazione all’amore secondo Wojtyla? Stare con i giovani!

  Karol Woytila era graniticamente convinto che l’affettività costituisse un ambito essenziale della vita umana. Era consapevole del fatto che la felicità degli uomini dipendeva esclusivamente da quanto si sono sentiti amati e dalla loro capacità di amare. È una verità che si manifesta in una modalità peculiarmente evidente e dirompente nei cuori fragili dei giovani. Incarnare e ricevere un’educazione affettiva efficace e feconda, appare come una delle principali e più urgenti priorità di questo nostro depauperato XXI secolo. Abbiamo bisogno di una metamorfosi, che non potrà verificarsi se prima, in modo particolare tutta la società adulta, non recupererà l’ardente umiltà di lasciarsi istruire non semplicemente da accurati professionisti, ma anche e soprattutto di autentici maestri. Anziché ridurre mestamente l’ambito affettivo a mero oggetto di vuota retorica e sterili dettami palesemente poco proficui, potremmo rivolgere piuttosto lo sguardo ad un maestro di inestimabile sapienza...

Il grazie di Sinner ai suoi genitori dopo la vittoria in Australia

Da sempre amante dello sport, quando era giovanissimo Jannik Sinner, campione di tennis che ha vinto agli Australian Open, si dedicava contemporaneamente al tennis, al calcio e agli sci. Per spendersi al meglio in una di queste discipline, fu costretto a fare una scelta. Il merito della famiglia? Quello di non avergli fatto pressioni e di lasciare che fosse lui a decidere. Dopo la vittoria nella finale degli Australian Open contro l’avversario Medvedev, il tennista Jannik Sinner ha voluto ringraziare i genitori, che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita umana e sportiva. Il papà e la mamma, Hanspeter e Siglinde, rispettivamente un cuoco e una collaboratrice nel Rifugio Fondovalle in Val Fiscalina, lo hanno sempre appoggiato e continuano a farlo. Il papà oggi segue il figlio in tour cucinando per tutti. È a loro che il giovane e talentuoso atleta ha pensato, subito dopo aver sollevato il trofeo: a quella mamma e a quel papà che lo hanno aiutato a scovare il suo talento, s...

Guerra in Terra Santa, il Papa: senza i due Stati la pace vera resta lontana

Intervista di Francesco con il quotidiano La Stampa: “È urgente un cessate il fuoco globale, siamo sull’orlo dell’abisso”. Sulla dichiarazione Fiducia Supplicans: “Confido che tutti si rasserenino, vuole includere, non dividere”. “Mi sento un parroco. Di una parrocchia planetaria” «C’era l’accordo di Oslo, tanto chiaro, con la soluzione dei due Stati. Finché non si applica quell’intesa, la pace vera resta lontana». È il giudizio su quanto sta accadendo in Terra Santa, dopo gli attentati di Hamas e la guerra che sta distruggendo le città della Striscia di Gaza, che Papa Francesco affida a Domenico Agasso, vaticanista de La Stampa, nell’intervista sul quotidiano oggi, 29 gennaio, in edicola. Francesco, parlando dei tanti conflitti in corso, invita a pregare per la pace, indica come unica via quella del dialogo e chiede di «fermare subito le bombe e i missili, mettere fine agli atteggiamenti ostili. In ogni luogo», un «cessate il fuoco globale» perché «siamo sull’orlo dell’abisso». Speran...

Il Papa: col diavolo non si negozia mai, invocare Gesù che liberi dalle sue catene

All'Angelus Francesco mette in guardia su ciò che soffoca la libertà: dipendenze, mode dominanti, paura, "l'idolatria del potere, che genera conflitti e ricorre ad armi che uccidono o si serve dell’ingiustizia economica e della manipolazione del pensiero". L'invito è a pregare lo Spirito Santo perché "al posto di violenze e grida di odio ci siano libertà e pace" “Il diavolo vuole possedere per “incatenarci l’anima”. E noi dobbiamo stare attenti” Commentando il Vangelo di Marco in cui si racconta di Gesù che libera una persona posseduta da uno "spirito maligno", il Papa all'Angelus esorta a vigilare affinché il cuore non finisca imprigionato dal male. E aiuta a mettere a fuoco alcune forme attraverso le quali il maligno si traveste per ingannare facendoci perdere la libertà. Dipendenze e mode Francesco, nella sua catechesi , chiama per nome le "catene", ne offre un breve elenco: Penso alle dipendenze, che rendono schiavi, sempre in...

Shoah, il Papa: la logica dell’odio e della violenza non si può mai giustificare

Post su X di @Pontifex nella Giornata di commemorazione delle vittime dell’Olocausto: "Il ricordo e la condanna dell’orribile sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi, avvenuto nel secolo scorso, aiuti tutti a non dimenticare che la logica dell’odio e della violenza non si può mai giustificare, perché nega la nostra stessa umanità. #WeRemember". Un nuovo appello che si aggiunge agli altri già lanciati dal Pontefice perché il mondo non dimentichi l'orrore: un video per ricordarli. FONTE:  VATICAN NEWS

Giorno della Memoria: ricordare non basta, vanno fermati gli olocausti di oggi

Il 27 gennaio arriva puntualmente ogni anno a ricordarci cosa un uomo è capace di fare ad un suo simile. Primo Levi descrive l’orrore dei lager. Tuttavia, l’orrore non appartiene solo al passato. Quante persone lottano in questo momento per mezzo pane? Quanti bambini vengono deportati oggi per finire vittime delle tratte? Non basta ricordare, occorre fermare gli olocausti che si consumano oggi, nel mondo… “Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un sì o per un no Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la mala...

Addio a Gigi Riva, leggenda del calcio italiano

  Il mondo dello sport omaggia l'ex calciatore del Cagliari e della Nazionale italiana, scomparso ieri 22 gennaio all’età di 79 anni. Nel 1981 l’incontro in Vaticano con Papa Giovanni Paolo che invitò lui e la squadra a "distinguersi per lealtà e onestà". Il ricordo del giornalista Riccardo Cucchi: “Rappresenta un calcio che non c’è più” "Rombo di tuono", così era soprannominato dal giornalista Gianni Brera per la grande potenza del tiro e la prolificità sotto rete. Strapotere fisico, sinistro fulminante, tecnica fuori dal comune; ma anche riservatezza, gentilezza e una immensa lealtà. Gigi Riva è stato tutto questo, in campo e fuori dal campo. Sul terreno di gioco era un attaccante implacabile, capace di segnare 35 gol in 42 partite con la maglia azzurra e altri 205 in 14 anni anni con la maglia rossoblù del Cagliari, con cui nel 1970 conquistò uno storico scudetto. E poi i successi in Nazionale, con la vittoria dell’Europeo nel 1968 e la finale mondiale persa ...

Veritatis Splendor di Giovanni Paolo II: ecco perché abbiamo “nostalgia della Verità”

In seguito al misterioso e ferente Peccato Originale, commesso a causa della fomentazione di Satana, l’uomo e la donna sono permanentemente ed inevitabilmente tentati di distogliere lo sguardo dal Dio vivo e vero per volgerlo agli idoli, scambiando «la verità di Dio con la menzogna». La sete di verità resta però nel cuore umano. Giovanni Paolo II lo sapeva bene. Chiamati alla salvezza mediante la profonda e concreta fede in Gesù Cristo, «luce vera che illumina ogni uomo», gli uomini divengono inevitabilmente «luce nel Signore» e «figli della luce» e si santificano fulgidamente con «l’obbedienza alla verità». Tale obbedienza non risulta sempre semplice. In seguito al misterioso e ferente Peccato Originale, commesso a causa dell’oscura e maledicente fomentazione di Satana, che è «menzognero e padre della menzogna», l’uomo e la donna sono permanentemente ed inevitabilmente tentati di distogliere lo sguardo dal Dio vivo e vero per volgerlo agli idoli, scambiando «la verità di Dio con la me...

Francesco: l’avarizia, malattia del cuore. Nella bara non ci porteremo i beni accumulati

All’udienza generale, Francesco prosegue il ciclo di catechesi su vizi e virtù e riflette sul “peccato” dell’attaccamento al denaro che colpisce sia chi ha tanti beni sia chi ne ha pochi: “È un vizio trasversale che non ha nulla a che vedere col conto in banca. È una malattia del cuore, non del portafogli”. Dal Pontefice il monito contro accaparramento compulsivo o accumulo patologico: “I beni finiscono per possederci. La vita dell'avaro è brutta" “Possiamo essere signori dei beni che possediamo, ma spesso accade il contrario: sono loro alla fine a possederci”. E questo succede a chi di ricchezze ne ha tante, che finisce per non dormire neppure la notte per “guardarsi alle spalle”, e a chi di ricchezze ne ha poche, che si attacca a cose di poco conto ma per lui di grande valore. L’avarizia è così: “Un vizio trasversale”, una “follia”, una “malattia” che colpisce il cuore e non il conto corrente. Il Papa prosegue il ciclo di catechesi all’udienza generale su vizi e virtù e, dop...

Anno della preghiera: mons. Fisichella, “il Papa terrà una scuola di preghiera”. Il 9 maggio la Bolla di indizione del Giubileo

Durante quest’anno, proclamato dal Papa Anno della preghiera in preparazione al Giubileo del 2025, “il Papa stesso terrà una scuola di preghiera”.  Ad annunciarlo è stato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, sezione per le Questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, durante la conferenza stampa di presentazione in sala stampa vaticana. “Saranno momenti ci incontro con alcune categorie di persone, per pregare insieme e comprendere le varie forme di preghiera, come la preghiera di intercessione, di adorazione, di supplica”, ha spiegato il vescovo specificando che Papa Francesco incontrerà anche delle famiglie. “Sono certo che i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti troveranno in questo Anno le modalità più adatte per porre la preghiera come base per l’annuncio di speranza che il Giubileo del 2025 intende far risuonare in un tempo travagliato”, ha detto Fisichella, rendendo noto che il Santo Padre emanerà la Bolla di indizione i...

Il Papa: l’uomo non diventi cibo per algoritmi, la comunicazione resti pienamente umana

Nel messaggio per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Francesco riflette su opportunità e rischi dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie che stanno “modificando in modo radicale l’informazione”. Un pensiero per tutti i reporter di guerra: “L’uso dell’IA non annulli il ruolo del giornalismo sul campo. Solo toccando con mano la sofferenza si può comprendere l’assurdità delle guerre” Fake news e deep fake, echo chambers, machine learning, social media. Nuovi strumenti, nuovi canali, nuove opportunità ma, allo stesso tempo, nuove “patologie” e insidie soprattutto per il campo della comunicazione che rischia di finire oggetto dell’“inquinamento cognitivo”, cioè l’alterazione della realtà tramite false narrazioni, falsi messaggi vocali e false fotografie (anche il Papa ne è stato oggetto), o l’annullamento del prezioso ruolo dei reporter sul campo, in particolare negli scenari di guerra. Papa Francesco torna a riflettere sull’IA nel suo Messaggio per la 58....

Gigi Riva, l’incontro con Papa Wojtyla nel 1981: “Anch’io giocavo a calcio”

  Il campione venne ricevuto in Vaticano con il Cagliari da Giovanni Paolo II Una foto in bianco e nero, di quelle che inevitabilmente “fanno storia”, ritrae Gigi Riva – il campione di calcio scomparso lunedì all’età di 79 anni – mentre stringe la mano a Giovanni Paolo II. Era il 28 marzo del 1981 e il Cagliari, approfittando di una trasferta nella Capitale in occasione di una partita contro la Roma di Falcao e Bruno Conti, fu ricevuto in Vaticano. Riva, all’epoca dirigente della squadra sarda, incontrò il Pontefice poi divenuto santo, che in quell’occasione volle sottolineare: “La vostra visita mi fa tornare giovane tra i giovani, perché evoca in me ricordi lontani nel tempo, ma sempre cari, quando anch’io ho avuto occasione di fare – come tanti nell’età giovanile – qualche partita di calcio“. Wojtyla amava lo sport e in quell’occasione invitò i giocatori a distinguersi “per lealtà ed onestà” e per il “rispetto della persona”.Il Il pensiero alla città e al Santuario di Bonaria “S...

Humanae Vitae, ovvero la splendida avventura della sessualità secondo Dio

San Tommaso dice che prima del peccato originale nell’Eden il piacere sessuale doveva essere qualcosa di inimmaginabile, alla massima potenza. Vivere la sessualità secondo il piano di Dio è pertanto un’avventura di cui i ragazzi sono stati privati, solamente perché alcuni educatori temono di porsi controcorrente. Proviamo ad esempio a conoscere e proporre con coraggio l’Humanae Vitae. Volevo rassicurare i convinti detrattori dell’Humanae Vitae. I medesimi che sostengono che ormai è giunto il tempo di aprire nuovamente il dibattito e magari la commissione che vuole ricostruire storicamente persino l’itinerario della genesi e del compimento dell’enciclica di Paolo VI. Tranquilli. Già da tempo i cattolici non solo non si comportano secondo quanto quest’ultima suggerisce e raccomanda (chi di noi non pecca, su un fronte o sull’altro? Il punto, quindi, non è certo questo) ma proprio non ne avvertono più neppure la contraddizione. I cattolici nella propria intimità non solo agiscono in buona ...

Francesco ai giovani: “Nel mio catechismo trovate la password per scoprire la gioia”

Il Pontefice presenta ai ragazzi il catechismo 4.0, una nuova versione pensata per loro. Ecco le istruzioni per restare sempre connessi con Gesù e l’amore Pubblichiamo la «Lettera di papa Francesco ai giovani» che introduce la nuova edizione di «Youcat. Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani» (Edizioni San Paolo, 304 pagine, in uscita mercoledì). Cari giovani, l’amore è la ragione prima dell’esistenza della Chiesa. Parlo, innanzi tutto, dell’amore di tenerezza e di misericordia che Dio Padre prova per ogni essere umano e che Gesù il Figlio ci ha rivelato con la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione. È in ragione di un tale amore che si diventa cristiani ed è proprio un tale amore ciò che sempre sperimentiamo con la nostra partecipazione alla vita della comunità, in modo particolare alla domenica, grazie all’azione dello Spirito Santo. Ma vorrei parlarvi anche dell’amore che, in quanto credenti, nutriamo nei confronti di Gesù. Egli è il centro del nostro cuore. Come, inf...

Francesco: annunciare il Vangelo non è tempo perso, è aiutare gli altri a essere felici

Il Papa all'Angelus prende spunto dal Vangelo di questa domenica che racconta il primo incontro di Gesù con i discepoli, per esortare ad incontrare Dio e presentarlo agli altri: "Un cristiano che non è attivo, responsabile e protagonista della sua fede, è un cristiano 'all'acqua di rose'". Il Pontefice ricorda che solo dall’annuncio della salvezza di Gesù scaturisce una felicità che libera e fa diventare migliori “Il Signore ama coinvolgerci nella sua opera di salvezza, ci vuole attivi con Lui, ci vuole responsabili e il protagonisti”. Lo sottolinea Francesco nella sua catechesi all’Angelus, attingendo al Vangelo della Liturgia di questa domenica, 21 gennaio, che narra la vocazione dei primi discepoli chiamati da Gesù a seguirlo per diventare “diventare pescatori di uomini”. Un cristiano che non è attivo, che non è responsabile nell’opera dell’annuncio del Signore e che non è protagonista della sua fede non è un cristiano o, come diceva mia nonna, è un cristia...