Passa ai contenuti principali

IL MONDO HA BISOGNO DI CRISTIANI ACCOGLIENTI, CORAGGIOSI E CON PIÙ FEDE

Alla vigilia della sua partenza per gli Emirati Arabi Uniti, meta del suo 27° viaggio internazionale, Papa Francesco ha rivolto un accorato appello per la crisi umanitaria nello Yemen, soffermandosi anche sulla 41a Giornata per la Vita e salutando i ragazzi dell’Azione Cattolica di Roma, impegnati nella tradizionale “Carovana della Pace”.

Meditando il Vangelo del giorno durante l’Angelus, il Santo Padre ha messo in luce il contrasto tra la logica dei “compaesani” di Gesù che “vogliono i miracoli” e pretendono un “Messia a proprio vantaggio” e quella di Dio che “vuole la fede”, perché “vuole salvare tutti”.
Smascherati e feriti nell’orgoglio, i nazareni rifiutano Gesù e lo minacciano di morte: Lui stesso “sa bene che deve affrontare la fatica, il rifiuto, la persecuzione e la sconfitta”, come vuole la profezia, ma Gesù non si scoraggia e “va avanti per la sua strada, confidando nell’amore del Padre”.
Anche oggi, ha sottolineato il Pontefice, “il mondo ha bisogno di vedere nei discepoli del Signore dei profeti, cioè delle persone coraggiose e perseveranti nel rispondere alla vocazione cristiana”. Servono, cioè, persone che seguano “la logica della fede e non del miracolismo”, dedite “al servizio di tutti, senza privilegi ed esclusioni”, che sappiano aprirsi ad “accogliere in sé stesse la volontà del Padre” e si impegnino a “testimoniarla fedelmente agli altri”.
Dopo la recita della preghiera mariana, il Papa ha espresso “grande preoccupazione” e ha chiesto preghiere per “la crisi umanitaria nello Yemen”, la cui popolazione è “stremata dal lungo conflitto e moltissimi bambini soffrono la fame, ma non si riesce ad accedere ai depositi di alimenti. Il grido di questi bambini e dei loro genitori sale al cospetto di Dio”, ha aggiunto, facendo “appello alle parti interessate e alla Comunità internazionale per favorire con urgenza l’osservanza degli accordi raggiunti, assicurare la distribuzione del cibo e lavorare per il bene della popolazione”. 
Menzionando la Giornata della Vita, che quest’anno ha come tema È vita, è futuro, il Santo Padre si è associato al messaggio dei Vescovi italiani e ha espresso il suo “incoraggiamento alle comunità ecclesiali che in tanti modi promuovono e sostengono la vita, in particolare il Movimento per la Vita”, presente in Piazza San Pietro con una delegazione, ricevuta sabato in Sala Clementina. “Si rende sempre più necessario – ha aggiunto – un concreto impegno per favorire le nascite, che coinvolga le istituzioni e le varie realtà culturali e sociali, riconoscendo la famiglia come grembo generativo della società”.
Un saluto e un messaggio augurale sono stati rivolti alle popolazioni che, in “Estremo Oriente e in varie parti del mondo”, festeggeranno il “capodanno lunare”: a loro il Pontefice ha augurato di praticare “quelle virtù che aiutano a vivere in pace con sé stessi, con gli altri e con il Creato”, esortandoli a “pregare per il dono della pace, da accogliere e coltivare con il contributo di ciascuno”.
Il Papa ha poi salutato “i ragazzi e le ragazze dell’Azione Cattolica della Diocesi di Roma”, giunti in piazza San Pietro al termine della “Carovana della Pace”, con la quale hanno aperto i festeggiamenti per i 150 anni di fondazione dell’Azione Cattolica di Roma e i 50 anni della nascita dell’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi).
Dopo aver augurato ai ragazzi di Azione Cattolica di essere “gioiosi testimoni di pace e di fraternità”, Francesco è stato affiancato da due di loro che hanno letto un messaggio. Poco dopo, in un tripudio di applausi, sono saliti al cielo decine di palloncini, “simbolo delle nostre preghiere per la pace nel mondo”.
In conclusione, Bergoglio ha ricordato la sua imminente partenza per il “viaggio breve ma importante negli Emirati Arabi Uniti”, chiedendo a tutti i fedeli di accompagnarlo nella preghiera in quei due giorni.

Luca Marcolivio



Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.