fonte: La Centra
Fax Polignano Ed. 07.05.2016
Una storia ancora poco conosciuta quella raccontata in un libro da Mimmo Muolo vaticanista di Avvenire ospite dell'associazione Giovanni Paolo II. È quella di don Ernest Simoni, prete albanese perseguitato dall'ex regime comunista del Paese delle Aquile. “Questa storia si è conclusa nel 1990, ma ha profili di attualità -dice Mimmo Muolo rivolgendosi sopratutto al consiglio comunale dei ragazzi presente- Don Ernest Simoni è un testimone, nella sua vita nessuna ideologia ne persona era più importante di Gesù Cristo. La notte di Natale del 1963 quattro esponenti della polizia segreta del regime abanese lo arrestarono solo perché era un sacerdote. Fu torturato per estorcergli confessioni che non poteva dare. Lui rispondeva: “Non ho nulla contro i miei nemici ne rancore, anzi prego che il presidente faccia il bene del Paese”. Quando il regime seppe questo, commutò la sua pena in 25 anni di lavori forzati in miniera prima e nelle fogne poi, forse la condanna più pesante che potessero dargli. Ma don Ernest (ha recentemente incontrato Papa Francesco che lo ha definito un martire, nda) ha sempre continuato a fare il sacerdote, ha celebrato Messa in latino tutti i giorni di nascosto, con piccole molliche di pane per consacrare l'Eucaristia”.
Il ruolo della testimonianza è stato sottolineato anche dall'avvocato Eugenio Scagliusi chiamato a relazionare. “In questo contesto storico che viviamo è molto difficile rimanere coerenti alla fede, c'è anche timore oggi a professare la propria fede”. Per l'avvocato l'ex regime albanese: “È stato un regime comunista spietato che non si vergognava di esserlo. Si inventarono nella costituzione l'ateismo. Faccio notare come tra i vari regimi, quelli comunisti temono il fenomeno religioso, mentre quello conosciuto qui Italia ha fatto addirittura i patti lateranensi. Oggi vedo molti ragazzi che osannano icone ideologiche senza rendersi conto di chi sono. Ma dico loro, c'è ancora qualcosa per cui vale la pena spendersi, ideali per i quali conviene combattere”. Come quelli di don Ernest Simoni.
Roberto CentroneIl ruolo della testimonianza è stato sottolineato anche dall'avvocato Eugenio Scagliusi chiamato a relazionare. “In questo contesto storico che viviamo è molto difficile rimanere coerenti alla fede, c'è anche timore oggi a professare la propria fede”. Per l'avvocato l'ex regime albanese: “È stato un regime comunista spietato che non si vergognava di esserlo. Si inventarono nella costituzione l'ateismo. Faccio notare come tra i vari regimi, quelli comunisti temono il fenomeno religioso, mentre quello conosciuto qui Italia ha fatto addirittura i patti lateranensi. Oggi vedo molti ragazzi che osannano icone ideologiche senza rendersi conto di chi sono. Ma dico loro, c'è ancora qualcosa per cui vale la pena spendersi, ideali per i quali conviene combattere”. Come quelli di don Ernest Simoni.
Fax Polignano Ed. 07.05.2016
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