Passa ai contenuti principali

Auguri grande Karol di Gennaro Pacilio


Oggi, 18 maggio 2011, Giovanni Paolo II, beatificato il 1 maggio scorso, avrebbe compiuto 91 anni. Anche oggi gli scrivo questa lettera: “Destinazione Paradiso” con tanto di auguri di buon compleanno. “Spalancate le porte a Cristo” è l’invito scritto con lettere cubitali sul colonnato di Piazza San Pietro dove, il primo maggio scorso, erano in migliaia i giovani che ti osannavano dopo che, nei tuoi ultimi giorni di vita terrena ti eri rivolto loro dicendo: “Vi ho cercato, adesso voi siete venuti da me e per questo vi ringrazio”.Il rapporto di simpatia, di fiducia, con i giovani ha particolarmente contraddistinto la tua vita pastorale. “Ma quanto chiasso! Mi date la parola?’’ rimbrottasti scherzosamente i giovani in una delle tue prime udienze.“Quando sento questo chiasso penso sempre a San Pietro che sta qui sotto. Mi chiedo se sarà contento, ma penso proprio di sì.”. Fu così che cominciò un lungo e bellissimo rapporto con i giovani già dal quel novembre del 1978, circa un mese dopo che sei stato eletto Pontefice.“Porterà i giovani dove Lei vorrà”, ti disse lo scrittore e giornalista francese Andrè Frossard nel 1980 e tu, caro Karol, gli rispondesti “Credo piuttosto che saranno loro a guidarmi”. Un colloquio che si è rivelato come una profezia, perché tra te e i giovani si é creato un legame così stretto e straordinario, che ciascuna parte ha ricevuto e donato all’altra coraggio, forza ed entusiasmo. Non c’è stato, infatti, viaggio apostolico, visita pastorale o udienza settimanale in cui non ti sei incontrato con loro, esortandoli a impegnarsi in qualcosa. Durante il tuo primo Angelus, dalla finestra che si affaccia sulla piazza del colonnato della Basilica Vaticana, di fronte a milioni di fedeli, rivolgendoti ai giovani hai detto: “Voi siete l’avvenire del mondo, voi siete la speranza della Chiesa, voi siete la mia speranza”. Era il 22 ottobre 1978. Nella tua visita a Catania nel 1994 avevi confessato con sincerità: “A me piace sempre incontrare i giovani; non so perché ma mi piace; i giovani mi ringiovaniscono”.E nel tuo libro “Varcare la soglia della speranza” avevi scritto: “Abbiamo bisogno della gioia di vivere che hanno i giovani: in essa si riflette qualcosa della gioia originaria che Dio ebbe creando l’uomo”. A Cracovia, da parroco, avevi inventato “l’apostolato dell’escursione”, portandoti ragazzi e ragazze in montagna, in campeggio, ai laghi. E per non dare nell’occhio, ti vestivi con abiti civili e gli studenti ti chiamavano “Wujek”, zio. Da Papa, il 31 marzo 1985, quando decine di migliaia di ragazzi e ragazze, provenienti da tutto il mondo, si incontrarono a Roma per celebrare l’Anno Internazionale della Gioventù, indetta dall’Onu, proclamasti la primaGiornata Mondiale della Gioventù, la cui celebrazione si svolse a Roma il 23 marzo 1986. Fu il primo di una lunga serie di appuntamenti tra i ragazzi e il loro “Papa dei giovani”. In quell’occasione, ti rivolgesti ai giovani di tutto il mondo con la lettera intitolata “Sempre pronti a testimoniare la speranza che è in Voi”.Durante quelle Giornate mondiali, ai toni ufficiali, hai sempre preferito usare parole semplici e amichevoli: “Vi parla un Papa che conta ormai ottant’anni, ma conserva un cuore giovane perché ha sempre voluto e intende continuare a camminare con voi che siete la speranza della Chiesa e della società”. Con i ragazzi, è vero, hai sempre scherzato, costruendo una nuova immagine di Pontefice romano, lontana da quella formale di molti dei Tuoi predecessori e ne eri pienamente cosciente. “Non chiamatemi Giovanni Paolo II, è un nome da vecchio, chiamatemi Karol” dicesti ai giovani riuniti a Manila. Ma è ancor più vero che durante quegli incontri non ha mai adulato i giovani, non hai pronunciato discorsi facili e immediatamente accattivanti.Di fronte ad un’immensa platea a Tor Vergata, hai spronato i tuoi giovani interlocutori a un impegno coraggioso e militante dicendo: “Voi difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete a un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. Vi auguro di rimanere sempre giovani, avevi detto nel dicembre 1998 in visita a una parrocchia romana, se non con le forze fisiche, di rimanere giovani con lo spirito; questo si può ottenere e raggiungere e questo io sento anche nella mia esperienza. Vi auguro di non lasciarvi invecchiare; ve lo dico io, giovane vecchio e vecchio-giovane”.Non parlavi solo di Chiesa, di religione, ma anche dei loro problemi esistenziali, dell’amore, del lavoro, del matrimonio. E forse tutto ciò spiega perché i giovani che chiamavi “le mie sentinelle del mattino”, ti erano vicini e perché traevi da loro una grande energia spirituale. Per noi uomini e donne di scuola, genitori, educatori quel“Vi auguro di non lasciarvi invecchiare” dovrebbe essere il motivo guida della nostra azione educativa. I giovani hanno la possibilità di cambiare il mondo perché sono il futuro dell’umanità e la scuola ha anche il dovere di restituire loro la speranza svegliando il desiderio sopito della capacità d’impegno per non lasciarsi invecchiare. Auguri grande Karol.

Commenti

Post popolari in questo blog

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….

Papa Giovanni Paolo II: anniversario della morte di Karol Wojtyla

Oggi, 2 aprile 2012, ricorre l’ anniversario della morte di Karol Józef Wojtyla , ovvero Papa Giovanni Paolo II . Nato a Wadowice il 18 maggio 1920, morì il 2 aprile 2005 a Roma dopo quasi 30 anni di pontificato. Infatti,  Karol Wojtyla  fu eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il suo fu il terzo pontificato più lungo della storia. In seguito alla sua morte, avvenuta ormai 7 anni fa,  Papa Giovanni Paolo II  fu proclamato  Beato  l’anno scorso (1° maggio), da  Papa Benedetto XVI  e, nel giorno del suo insediamento si festeggerà ogni anno il Papa, da molti considerato come il più grande di tutti i tempi.