Passa ai contenuti principali

NOA NON SI È SUICIDATA: È STATA UCCISA

Ora tutti piangono perché immaginano la sua fine come quella di un fiore stroncato dalla tempesta, ma non c’è alcuna tempesta, ma solo uomini che hanno sfogato la bestia che è in loro. E questi uomini sono ancora in circolazione con la loro carica bestiale. E nessuno è riuscita a salvarla.

Si è lasciata morire. A 17 anni, quando la vita incomincia a sbocciare e invita a cantare e a sognare cieli di luce e di amore. Ora si discute se è stata eutanasìa o suicidio assistito, se aveva le persone giuste intorno a sé, se è stato fatto tutto il possibile per riportarla al gusto di vivere, se la sua sofferenza era veramente insostenibile, e si riprendono la discussioni sulla differenza tra il desiderio di morire e il desiderio di uscire da una sofferenza insopportabile. Ma è tutto un chiacchiericcio che distoglie dalla verità. Noa non è morta a 17 anni, perché a 17 era già morta da anni, da quando il suo corpo che era destinato a gustare la vita e l’amore è stato devastato da uomini che l’hanno ridotta a oggetto del loro piacere. E’ in quel tempo che la sua vita si è progressivamente spenta: tra gli undici e i quattordici anni. Quando a 17 anni ha smesso di nutrirsi era già morta da anni. Non è eutanasìa o suicidio assistito. E’ omicidio. Non si è lasciata morire. L‘hanno uccisa. Ora tutti piangono perché immaginano la fine di Noa come quella di un fiore stroncato dalla tempesta, ma non c’è alcuna tempesta, ma solo uomini che hanno sfogato la bestia che è in loro sul corpo di una adolescente. E questi uomini sono ancora in circolazione con la loro carica bestiale.

La sua morte ci costringe a uscire dal fatto puramente personale e entrare in una riflessione che investe tutta la società. Perché la società non è intervenuta in sua difesa quando stavano spegnendo in lei la vita? Né si dica: non li aveva denunciati. Il problema non è se la società lo sapeva o non lo sapeva, ma che società è se tollera che al suo interno vivano persone che non sanno controllare la bestia che è in loro? L’uomo si compiace delle conquiste raggiunte in campo scientifico e tecnico, ma deve poi costatare che in tanti anni di vita e di storia non è riuscita a fare che l’uomo sia più uomo. Nella società circola ancora un essere che nonostante la ragione non è ancora riuscito a controllare la sua istintività e aggressività bestiale che poi sfoga non solo in campo sessuale, ma in mille altri modi. Così gli uomini si disumanizzano a vicenda. 

La vita di Noa si è spenta definitivamente quando la natura diventa primavera e quando il Cristo risorto porta la vita con la sua morte. La sua storia non finisce come racconta la cronaca, ma con le parole che Gesù stesso rivolge a tutti i suoi figli che ha rigenerato con il suoi Sangue: “venite a me voi tutti che siete affaticati e stanchi e io vi ristorerò” (Mt. 11,28). Non è una pia considerazione, ma la realtà, quella di Dio.

Padre Giordano Muraro

Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

La nostra reliquia "ex sanguine" di San Giovanni Paolo II in pellegrinaggio a Turi

In pellegrinaggio a Turi la reliquia di San Giovanni Paolo II „ La reliquia 'Ex Sanguine' donata dall'Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II e Parrocchia Santi Medici di Polignano sarà portata a Turi il prossimo 18 settembre. Turi si prepara ad accogliere la reliquia di San Giovanni Paolo II, che arriverà nella cittadina, presso la parrocchia di Maria SS. Ausiliatrice, il prossimo 18 settembre. Giovanni Paolo II ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi e la presenza delle sue reliquie “è motivo di grande gioia e di rendimento di grazie; la sua santità dona speranza e ci spinge a rispondere con sempre maggiore fedeltà alla nostra vocazione cristiana”. Tale presenza offrirà l’occasione per riflettere sul ruolo che ogni cristiano deve avere per essere autentico testimone di fede con coerenza e senza paura, così come lo fu Giovanni Paolo II. Si tratta di una reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) del Santo Giovanni Paol...

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….