Da parte mia è di tutta l’Associazione che rappresento il grazie più cordiale a ciascuna e ciascuno di voi per essere stati presenti al Covegno "Il Paese dei Balocchi - quando il gioco diventa patologico -.
Consentitemi un particolare ringraziamento a chi ci ha ospitato, la Dott.ssa Maria CENTRONE(Com.te Polizia Locale) sempre disponibile alle nostre iniziative, ai nostri graditi ospiti, Don Michele Petruzzi Direttore Caritas Diocesana, il Dott. Antonello Taranto Direttore Dipartimento Dipendenze Patologiche ASL-BA , ringraziandovi a nome di tutto il gruppo per aver accettato di essere stati con noi e offrire il vostro prezioso contributo ILLUSTRANDOCI NEI MIGLIORI DEI MODI il contenuto.
Salutiamo e ringraziamo le Dott.sse Guarrizzo Isabella e Tauro Eleonora per aver con prontezza ed entusiasmo accettato di aiutarci a realizzare il progetto , mostrando da subito professionalità, competenza e dedizione per il lavoro che svolgono, augurandoci un futuro roseo di lavoro reciproco all’interno della nostra Associazione.
La nostra Associazione da anni presente sul territorio, quale Ente educativo non solo sportivo ma anche di promozione sociale, è una famiglia di famiglie che offre esperienze forti del "tempo per prendersi cura", sia nell'accostarsi a persone in difficoltà che nel mettersi a loro disposizione, passando dal "fare per qualcuno "allo" stare con ciascuno e con tutti". L'obiettivo è quello di integrazione, di stabilire relazioni con gli altri in una dimensione di dono gratuito dove qualsiasi attività si ponga in essere per l'utilità comune prendendo insegnamento dal nostro amato papa “Giovanni paolo II”
Il nostro settore formazione il quale ha voluto fortemente realizzare questo convegno dove lo stesso poneva l’accento sui pericoli e i rischi per la salute provocati dal vizio del gioco. Il gioco non risparmia nessuno, dai più giovani ai più vecchi, dai più poveri ai più ricchi, dall’uomo della strada al professionista”.
L’incontro ha voluto mettere in evidenza il Gioco d’azzardo e le problematiche che ne derivano, ponendo l’accento soprattutto nei risvolti, che coinvolgono oltre che i giocatori d’azzardo, la società in generale, le famiglie in particolare. Quindi il Gioco d’azzardo come piaga sociale. Ma nello stesso tempo vuole analizzare il fenomeno inquadrandolo in un contesto scientifico che pone il Gioco d’azzardo e i giocatori stessi in un ambito che confina tra la malattia sociale e la salute fisica.
Come la droga, l’alcol, il fumo, il Gioco d’azzardo si aggiunge tra le cose negative che procurano dipendenza e che rallentano l’interesse di chi lo pratica, verso ogni attività, ivi compreso il lavoro e la famiglia. Il giocatore d’azzardo vive per il gioco e non conosce altro, sarebbe disposto a tutto pur di giocare e fra il tutto è compreso anche svendere la sua dignità al pari dei drogati o degli alcolisti.
E’ lo stesso Stato, che attraverso, giochi vari, scommesse e lotterie invoglia a tentare la fortuna e partecipare, anche con qualche euro. Spesso anche casalinghe, per risolvere i problemi familiari ricorrono al gioco, che apparentemente è innocuo. E’ così anche che si incomincia.
Una inversione di tendenza dal punto di vista degli stili di vita, sarebbe la migliore soluzione, ma purtroppo il problema è incombente ed ora bisogna trovare rimedi, e tra i rimedi sicuramente ci sono i percorsi medici, psicologici, socio-educativi, ma soprattutto è indispensabile coinvolgere le famiglie e chi direttamente ne è coinvolto, e il Convegno vuole affrontare queste problematiche, togliendo tutti i veli che spesso la società mette su quello che non vuole far vedere.
Infine, Vogliamo inoltre ringraziare l’Amministrazione Comunale di Polignano a Mare, il Sindaco Rag. Domenico VITTO, L’Assessore alla Cultura Prof. Marilena Abbatepaolo, l’Assessore ai servizi Sociali Sig. Paolo Mazzone, l’istituto comprensivo Sarnelli-De Donato- Rodari per la loro presenza, il Consiglio Comunale dei Ragazzi sempre attento alle problematiche sociali, il Prof. Geramo, tutti i soci, i partecipanti e coloro che, ognuno per la sua parte, hanno reso possibile la realizzazione di questo importante momento.
Come vedete nella nostra realtà tutti sono chiamati a realizzare il fine comune, tutti sono importanti e, al contrario dei soliti luoghi comuni,
ognuno è indispensabile!
Il Presidente
Giuseppe NARDULLI
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