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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Giovanni Paolo II e le religioni del mondo: messaggio e sfida

"Il futuro del mondo dipende dalle diverse culture e dal dialogo interreligioso", ha sottolineato Giovanni Paolo II durante il suo pontificato. Domani, 27 ottobre, ricorre il 37° anniversario dell'incontro di preghiera interreligioso ad Assisi, avvenuto per iniziativa di Papa Wojtyła. Già al momento della sua esistenza, era riconosciuto come storico da tutto il mondo. All'inizio del pontificato di Giovanni Paolo II nessuno si aspettava che sarebbe stato il papa polacco, cioè da dietro la cortina di ferro, a dare ai contatti tra le religioni una qualità assolutamente nuova. Intanto le parole e i gesti che accompagnarono i suoi incontri con le altre religioni furono un indubbio fenomeno di questo pontificato. È anche un testamento che dovrebbe essere raccolto dalle successive generazioni di cristiani. Giovanni Paolo II è stato il primo papa nella storia a parlare in modo così aperto e amichevole dei seguaci di altre religioni. Lo ha espresso incontrando più volte i loro...

In mezzo a tante parole di guerra, il grido della preghiera

  Prendere parte alla guerra significa rischiare la vita. Nessuno lo sceglie se non è costretto a farlo. Fare il tifo per l’una o l’altra parte in guerra, stando comodamente seduti, è semplicemente ridicolo. La guerra è sempre una follia e deve essere sempre rigettata da tutti come la più plateale sconfitta della ragione, quali che siano le ragioni che ciascuno invoca a suo favore. È questa l’unica parola che vorrei ascoltare, la condanna unanime che dovrebbe unire tutti gli uomini di buona volontà. E invece… sento parole che minimizzano o addirittura nascondono le atrocità di una parte per condannare la violenza perpetrata dall’altra parte. Cercare giustificazioni significa approvare la guerra come mezzo per risolvere i conflitti. Chi ha cominciato ha una più grave responsabilità dinanzi alla coscienza dell’umanità ma rispondere con la stessa violenza significa validare la guerra come una necessità di cui non possiamo fare a meno.  Siamo agli antipodi di quella prospettiva ch...

Gli appelli del Papa, voce di pace tra i fronti della guerra mondiale a pezzi

Nella giornata che Francesco invita a dedicare all'invocazione della riconciliazione in Medio Oriente, ricordiamo le circostanze in cui il Successore di Pietro ha mobilitato spiritualmente cattolici e non per chiedere il dono della fraternità. Dalla Siria al Sud Sudan e Congo, dal Libano all'Afghanistan, il richiamo del Pontefice è a dire no alla violenza, "sconfitta per l'umanità" La ricerca della pace come ‘assillo’ che non fa riposare il cuore. È quanto, in dieci anni di pontificato, Papa Francesco si è determinato a fare, non perdendo occasione, invitando varie volte, credenti e non credenti, a vivere giornate di digiuno e preghiera proprio per invocare questo dono così prezioso. E anche per oggi, 27 ottobre 2023, il Successore di Pietro ha indetto una Giornata in cui fermarsi in preghiera e astenersi dal cibo per invocare da Dio il dono della pace nella Terra Santa ferita dalle violenze. Digiuno e preghiera: binomio in cui l’uno alimenta l’altra, reciprocamen...

È morta Wanda Półtawska, “sorella” di Karol Wojtyła tra orrori e speranze del '900

Sopravvissuta agli inumani esperimenti nazisti condotti nel lager di Ravensbrück. Medico e psicologo, membro del Pontificio consiglio per la famiglia, della Pontificia Accademia per la Vita e consultore del Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, Półtawska fu legata a Giovanni Paolo II da una profonda amicizia intellettuale e spirituale «Karol Wojtyła è stato — e resta — per me un padre, un fratello e un amico straordinariamente insieme nella stessa persona, ma soprattutto è stato — e resta — una grazia inventata dallo Spirito Santo, una ventata di speranza cristiana tra le tenebre del mondo, e non solo per me». Wanda Półtawska — morta alle 23.30 di ieri, martedì 24 ottobre, e davvero ancora nell’orbita spirituale della memoria liturgica di san Giovanni Paolo ii celebrata domenica — scelse queste parole per dire “sì”, con uno slancio non infiacchito dall’età, alla richiesta de «L’Osservatore Romano» di scrivere una testimonianza nel numero speciale (18 maggio 2...

Il Papa: non si può predicare un Vangelo in astratto, va sempre inculturato

Unità, inculturazione e libertà, i tre aspetti che Papa Francesco sottolinea presentando ai fedeli in Piazza San Pietro per l'udienza generale, la testimonianza dei santi Cirillo e Metodio, molto noti nell'Oriente cristiano e compatroni d'Europa. I due "apostoli degli Slavi" annunciano il Vangelo nella lingua parlata dai popoli a cui sono inviati. "La fede va inculturata e la cultura va evangelizzata, sempre" Nati in Grecia nel IX secolo da famiglia aristocratica rinunciarono alla carriera politica per farsi monaci. Sono due fratelli, i santi Cirillo e Metodio chiamati “apostoli degli Slavi”. E' a loro che Papa Francesco oggi dedica la catechesi all'udienza generale in Piazza San Pietro, proseguendo il ciclo di riflessioni sullo zelo apostolico. Nonostante minacci pioggia, il Papa non rinuncia al saluto ai fedeli e ai pellegrini presenti, fa salire sulla papamobile alcuni bambini, mentre lo accompagna il suono festoso di una banda musicale. ( As...

Addio a Wanda Półtawska, la "sorellina" di San Giovanni Paolo II

Una amicizia lunga una vita cementata da un miracolo di Padre Pio Se ne va un'altra delle persone che hanno segnato la vita di San Giovanni Paolo II: Wanda Półtawska. Nata nel 1921 era medico psichiatra e con la famiglia amica da lunga data di Karol Wojtyła. Nel 2009 aveva reso pubbliche le lettere che negli anni aveva ricevuto dal Papa, e uscì una biografia in italiano molto bella firmata dall'allora vaticanista Giacomo Galeazz i inviato del quotidiano “La Stampa”. Quelle lettere fanno parte di una intensa corrispondenza intercorsa tra la Półtawska e Wojtyla nell’arco di 55 anni. Ancora più suggestivo il libro scritto dalla stessa Wand a che racconta in prima persona l'incontro con Karol Wojtyla che diverrà sua guida spirituale e amico fraterno, tanto che tra loro si chiamavano fratello e sorella. I lunghi campeggi trascorsi insieme a meditare, la malattia e la miracolosa guarigione , le riflessioni spirituali e il lungo carteggio tra i due. Wanda Poltawska è una delle pe...

La Chiesa riparta dall’Eucaristia, la lezione di Wojtyła

In un momento così grave per la Chiesa, attaccata anche dal suo interno, è di grande aiuto riprendere l’insegnamento di san Giovanni Paolo II nell’Ecclesia de Eucharistia. Perché nell’adorazione di Gesù Eucaristico c’è il rimedio a tutti i mali. Viviamo un tempo di grande confusione e di attacco alla Chiesa da ogni ambito, anche dagli stessi uomini che ne fanno parte. È un dolore grande vedere come la Sposa di Cristo sia sofferente e come Cristo stesso venga continuamente martoriato nel Suo Corpo. Ben sappiamo che il demonio non smette mai di tentare e attaccare cercando di portare più anime possibili alla perdizione, ma il Signore ci ha dato le armi per combattere questa battaglia uniti a Lui. Nella ormai prossima memoria di san Giovanni Paolo II, è di grande aiuto riprendere la sua lettera enciclica Ecclesia de Eucharistia (2003), per ripercorrere i punti più importanti del rapporto tra la Chiesa e il Sacramento eucaristico, vita della Chiesa e rimedio contro la secolarizzazione e l...

45 anni Karol Wojtyla diventava Papa, Dziwisz: le sue parole attuali ancora oggi

Il cardinale, per anni segretario di Giovanni Paolo II, sottolinea a Vatican News l'attualità del pensiero e delle azioni del Papa polacco. Fu lui ad avviare il difficile processo di pulizia della Chiesa dai reati nei quali le vittime erano i bambini. i suoi insegnamenti e lo stile di vitapossano ispirare i giovani, ma i racconti su di lui dovrebbero essere trasmessi con un linguaggio comprensibile ai giovani di oggi 45 anni fa, il 16 ottobre 1978, veniva eletto al soglio pontificio il cardinale polacco Karol Wojtyła, che prese il nome di Giovanni Paolo II. “Anche oggi porterebbe al mondo la pace e la speranza”, sottolinea a Vatican News il cardinale Stanisław Dziwisz, arcivescovo emerito di Cracovia e segretario del Papa per tutti i 26 anni di pontificato.”Lui parla ancora. Basta venire in Vaticano alla Basilica di S. Pietro e vedere la gente immersa nella preghiera sulla sua tomba. Basta entrare nel Santuario Pontificio, nelle chiese di Wadowice o Kalwaria, in tutti i luoghi che ...

Ha insegnato a non aver paura di dirsi cristiani

  Il 16 ottobre di 45 anni fa l’elezione di san Giovanni Paolo ii Il 16 ottobre di 45 anni fa, ero sulla terrazza della Segreteria di Stato quando il cardinale Pericle Felici, dopo la fumata bianca, annunciò il nome del nuovo Papa: Karol Wojtyła. Monsignor Agostino Casaroli (divenuto cardinale l’anno dopo), che era lì con noi, commentò: «Che coraggio hanno avuto i cardinali, scegliendo un arcivescovo di un Paese oltre la “cortina di ferro”! Che coraggio!». Circondammo tutti monsignor Casaroli, facendogli domande, mentre aspettavamo che il nuovo Papa si affacciasse al balcone della basilica Vaticana. Ci rispose: è una personalità forte e affascinante per le tante sue doti, ma mai avevo pensato all’eventualità che il nuovo Papa potesse venire da oltre la “cortina di ferro”. A 45 anni di distanza, il lungo pontificato di Giovanni Paolo II colpisce per la vastità e la grandiosità delle opere realizzate, per il grande numero di eventi e di iniziative, per il consenso ottenuto e per ciò ...