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Visualizzazione dei post da 2025

Carlo Acutis, santo!

Questo adolescente, autentico testimone del Vangelo, ha saputo usare le nuove tecniche di comunicazione per trasmettere la Parola, per comunicare valori e bellezza. La sua fama di santità è esplosa a livello mondiale, in modo misterioso come se Qualcuno volesse farlo conoscere. La canonizzazione del giovanissimo Beato avrà luogo nel corso del Giubileo: Il beato Carlo Acutis, noto come ‘l’influencer di Dio’, sarà canonizzato in Vaticano il 27 aprile 2025. Papa Francesco lo ha presentato ai giovani come modello di santità nell’era digitale. La Messa di Canonizzazione del Beato Carlo Acutis si celebrerà il prossimo 27 aprile, in piazza San Pietro, a conclusione del Giubileo degli Adolescenti. «Ti ricordo la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione: che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita. Ad esempio, è vero che il mondo digitale può esporti al rischio di chiuderti in te stesso, dell’isolamento o del piacere vuoto. Ma non dim...

Il mondo ha bisogno di giovani che siano pellegrini di speranza

Messaggio di Papa Francesco per la LXII Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. «In questo nostro tempo, molti giovani si sentono smarriti di fronte al futuro. Sperimentano spesso incertezza sulle prospettive lavorative e, più a fondo, una crisi d’identità che è crisi di senso e di valori e che la confusione digitale rende ancora più difficile da attraversare. Le ingiustizie verso i deboli e i poveri, l’indifferenza di un benessere egoista, la violenza della guerra minacciano i progetti di vita buona che coltivano nell’animo. Eppure il Signore, che conosce il cuore dell’uomo, non abbandona nell’insicurezza, anzi, vuole suscitare in ognuno la consapevolezza di essere amato, chiamato e inviato come pellegrino di speranza». Lo scrive Papa Francesco nel suo messaggio per la sessantaduesima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che si celebrerà l’11 maggio 2025. L’invito è quello di essere pellegrini di speranza donando la vita con generosità e per questo indica tre azio...

7 Oggetti che fanno tremare i demòni. Come usarli per proteggerti

Questo articolo nasce da un capitolo particolarmente interessante del libro Domande a un esorcista , che approfondisce in modo chiaro ed efficace la natura di questi strumenti spirituali e il loro significato nella lotta contro il male. Nella vita di tutti i giorni, spesso ci sentiamo vulnerabili di fronte alle sfide e alle difficoltà. Ma cosa succederebbe se ti dicessi che esistono degli oggetti benedetti, semplici ma potenti, capaci di offrire una protezione tangibile contro le forze oscure? Dimentica amuleti e portafortuna: questi sono segni della nostra appartenenza a Dio, messaggi chiari non solo per il mondo che ci circonda, ma soprattutto per il Maligno . Nel libro da cui è tratto questo contenuto, troverai spiegazioni ancora più approfondite, insieme ad altri strumenti spirituali, preghiere e insegnamenti della Chiesa che ti aiutano a comprendere e affrontare le insidie del male. Scopriamo insieme questi sette “tormenti” per i demòni e come possono diventare preziosi alleati ne...

Il segno di una presenza nel tempo della realtà virtuale

La partecipazione di Francesco al Giubileo degli ammalati L’inattesa partecipazione di Papa Francesco agli ultimi momenti della celebrazione liturgica giubilare dedicata agli ammalati e al mondo della sanità rappresenta un messaggio denso di significati. Anche nel tempo della realtà virtuale, nel tempo in cui crediamo di poter partecipare a tutto restando dietro allo schermo di un computer, l’esserci fisicamente è importantissimo. Esserci di persona, fare la fatica di viaggiare, di uscire, di attendere; fare la fatica di camminare, di avvicinarsi agli altri, di sudare, di esporsi al sole o alle intemperie ha senso per incrociare dal vivo lo sguardo di chi ci sta intorno, per sperimentare la compagnia degli altri, per essere parte di un popolo di pellegrini. Con il suo gesto non annunciato, il Successore di Pietro ci insegna che nulla sarà mai davvero sostituibile con la presenza fisica, con l’esserci. L’uscita del Papa sul sagrato di San Pietro è dunque di per sé stessa un messaggio pi...

Francesco: la missione dei sanitari non è facile, va sostenuta e rispettata

Nel testo dell'Angelus diffuso oggi, 6 aprile, in occasione del Giubileo degli ammalati, il Papa confida di sperimentare la "carezza premurosa di Dio" e prega per medici, infermieri e operatori del mondo della sanità, i quali "non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni". L'auspicio è che si investa in ricerca e per un sistema veramente inclusivo. Pellegrini rincuorati per la sorpresa del Pontefice in piazza: ci ha dato nuova energia Il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità pone Papa Francesco in una condizione di particolare empatia, data la convalescenza che sta vivendo a Casa Santa Marta dopo il prolungato ricovero in ospedale per polmonite bilaterale. Proprio dalla sua residenza in Vaticano diffonde, nelle modalità in cui è avvenuto per le domeniche passate, il testo che ha preparato per l'Angelus di questa domenica quaresimale in cui c'è il suo grazie a chi si prende cura ...

Una carezza di speranza per i genitori che hanno perso un figlio. Le parole di papa Francesco

Questo articolo vorrebbe arrivare a chi sta vivendo e vive il dolore straziante della perdita di un figlio come una carezza che continui a parlare di vita e di speranza, nonostante tutto. Quando papa Francesco ha incontrato il gruppo Talità Kum, costituito dai genitori colpiti da questa immensa tragedia, ha offerto loro parole che sanno di verità, di vita vissuta e sofferta, non banali parole di circostanza, ma una «carezza» al cuore e «le braccia aperte» al loro dolore. Innanzitutto, ha definito il dolore per la perdita di un figlio come un dolore «lancinante e privo di spiegazione» e ha respinto con forza le «banali parole religiose o sentimentali, sterili incoraggiamenti o frasi di circostanza», che finiscono per ferire ancora di più chi ogni giorno combatte una dura battaglia interiore. «Non dobbiamo scivolare nell’atteggiamento degli amici di Giobbe», ha ammonito, rifiutando tentativi penosi di giustificare la sofferenza o di ricorrere a sterili teorie religiose. Dio cammina accan...

Il senso nascosto del dolore. Un viaggio tra fede e misericordia

Il 5 e 6 aprile celebriamo, insieme a tutta la Chiesa il Giubileo dei malati. Quale migliore occasione per una riflessione profonda che abbraccia una realtà che ogni essere umano conosce: Il dolore e la malattia. In essi è racchiusa una domanda universale che vive nell’animo umano da sempre.  Quante volte, infatti, di fronte alla sofferenza nostra o altrui, ci siamo chiesti: «Perché?». Bruno Forte, in una sua intensa meditazione, ci accompagna in un percorso illuminante per cercare di comprendere il significato di malattia e dolore alla luce della fede in Gesù Cristo. Come vescovo, Forte ha incontrato innumerevoli persone provate dalla sofferenza, toccato con mano le loro ferite e ascoltato le loro domande. Domande che spesso si riducono a un unico, lancinante interrogativo: « Perché il dolore? Perché proprio a me? Se Dio è giusto, perché il male? ». La croce. Risposta d’amore al grido del dolore Di fronte a questo mistero, la fede cristiana non offre facili risposte, ma indica una...

Serata D'Autore | PROF. TE LA IMPARO IO! |

  Un excursus sul mondo della scuola visto da un'altra prospettiva. A proporlo è Giancarlo VISITILLI, scrittore e giornalista barese che sarà ospite della rassegna “ Serata D’Autore ” organizzata dalla nostra Associazione presso il Mondadori Point della cittadina in Via Lepore, 73. Il libro " Prof, te la imparo io! " (Edizioni La Meridiana) racconta le sfide della scuola odierna dal punto di vista dei ragazzi, scelti come punto di partenza per spiegare la complessa relazione tra studenti, insegnanti e genitori. Cosa insegna la scuola? Chi insegna a scuola? La scuola è ancora in grado di segnare le vite di docenti e studenti? Quest'opera prova a rispondere a queste e a molte altre domande, considerando la crisi socio- economica, le politiche scolastiche incerte e instabili, la violenza verbale ed educativa sempre più presente tra i banchi, il luogo dove gli studenti si preparano ad affrontare la vita adulta. Appuntamento con l’autore per martedì 08 A...

Giovanni Paolo II, apostolo tra terra e cielo per aprire le porte a Cristo

Sono passati 20 anni dalla morte di Papa Wojtyła. Il suo magistero continua a ispirare la nostra epoca, scossa da tensioni, violenze e guerre. Sulla sua figura riproponiamo alcune riflessioni dei suoi successori, Benedetto XVI e Francesco, e pensieri del Pontefice polacco su scenari e temi ancora attuali, tra cui Medio Oriente, Ucraina, pace, disarmo In questo Anno Santo della speranza ricorrono i 20 anni dalla morte di Giovanni Paolo II. Il suo testamento spirituale si apre con parole che si collegano “all’ultima chiamata” del Signore: “Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà (Mt 24, 42)”. “Non so quando esso verrà - aveva scritto Papa Wojtyła - ma come tutto, anche questo momento depongo nelle mani della Madre del mio Maestro: Totus Tuus”. Quel giorno, come per tutti, è arrivato anche per quell’uomo nato nel 1920 a Wadowice, in Polonia, e salito al soglio di Pietro il 16 ottobre del 1978. Papa Wojtyła è morto il 2 aprile del 2005 alle 21.37. Per un ultimo ...

La profezia inascoltata della pace

  Vent’anni fa la morte di san Giovanni Paolo II Sono passati vent’anni da quella sera di sabato 2 aprile 2005, quando milioni di persone in tutto il mondo piansero la morte di san Giovanni Paolo ii. Due decenni dopo lo si ricorda giustamente come un grande difensore della vita, della dignità umana, della libertà religiosa. E soprattutto si sottolinea con insistenza il suo anticomunismo. Pochi ricordano invece altri suoi profetici insegnamenti, particolarmente attuali in questo oscuro frangente della storia. Correva l’anno duemila, una parte considerevole del nostro mondo viveva ancora nell’ubriacatura per “la fine della storia” dopo la caduta del Muro di Berlino. Mentre nei Paesi dell’ex Oltrecortina, più che la rinascita della fede, si cominciavano a diffondere consumismo e secolarizzazione, il Pontefice venuto dalla Polonia volle portare in piazza San Pietro la statua della Madonna di Fátima pronunciando parole che allora nessuno comprese: «L’umanità è a un bivio. Essa possiede ...

Quando l’amicizia diventa preghiera. L’insolito legame tra Natuzza e il “suo” san Francesco di Paola

Nelle pieghe della spiritualità popolare, tra novene sussurrate e statue venerate, a volte sbocciano legami che vanno oltre la semplice devozione. Il rapporto tra Natuzza Evolo e san Francesco di Paola è uno di questi casi: un intreccio di rispetto profondo e una familiarità affettuosa, quasi quotidiana, che ci svela un modo unico di vivere la fede. In questo articolo ti raccontiamo due episodi che rivelano l’intimità disarmante tra una mistica dei nostri tempi e il Santo calabrese. Episodi semplici, ma capaci di toccare il cuore. Un maestro di vita spirituale Il primo aneddoto ci trasporta all’interno della chiesa di Paravati, dove Natuzza, con la spontaneità che la contraddistingueva, una volta entrata saluta la statua di san Francesco di Paola con un caloroso: «Ti saluto, amico mio!». La risposta, immediata e inaspettata, giunge da un “maestro di vita spirituale” – il Santo stesso –, che la riprende con dolcezza: « Natuzza lo vedi che anche tu sbagli! … Prima si saluta il Padre e la...

“Dante oltre la selva” di don Mimmo Belvito e Domenico Modista presentato a Polignano a Mare

In vista del Dantedì, giornata nazionale (25 marzo) in onore di Dante Alighieri simbolo dell’identità linguistica e culturale italiana, l’Associazione Giovanni Paolo II di Polignano a Mare in sinergia con la Parrocchia Matrice Santa Maria Assunta di Polignano a Mare ha dedicato al Sommo Poeta un incontro del ciclo “serata d’autore”. L’evento, particolarmente stimolante per il pubblico presente, si è svolto nella serata di ieri, 22 marzo, presso la Chiesa Matrice di Polignano alla presenza di don Mimmo Belvito e del dott. Domenico Modista, autori del libro “Dante oltre la selva – L’umanità e il divino nella Commedia”, arricchito dalle illustrazioni di don Cosimo Martinelli. Un’opera che, per riprendere le parole di Papa Francesco nell’enciclica Dilexit Nos sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù, vuole ricordare che nell’era dell’intelligenza artificiale per salvare l’umano sono necessari la poesia e l’amore. Così la Divina Commedia – con le sue esperienze universali e con l’attual...

"𝐋'𝐔𝐎𝐌𝐎 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐒𝐏𝐄𝐑𝐀𝐍𝐙𝐀" | Santa Messa per il ventennale della morte di san Giovanni Paolo II

Alle ore 21.37 del 2 aprile 2005, Giovanni Paolo II moriva, nel Palazzo Apostolico della Città del Vaticano. A vent’anni esatti dalla sua scomparsa, una celebrazione eucaristica ricorda il compianto pontefice, poi canonizzato il 27 aprile 2014, Domenica della Divina Misericordia Per l’occasione, il prossimo mercoledì #2aprile , alle ore 19, presso la Parrocchia dei Santi Medici Cosimo e Damiano di Polignano sarà celebrata una Santa Messa in ricordo. Sarà questo un momento di gratitudine al Signore per il grande dono della vita di san Giovanni Paolo II e del suo ministero pastorale al servizio della Chiesa Universale. Nell’occasione sarà esposta alla venerazione dei fedeli la Reliquia “Ex Sanguine“ (di sangue) di San Giovanni Paolo II donata da Sua Eminenza Stanislaus Card. Dziwisz, Arcivescovo Metropolita di Cracovia all’Associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale dell’associazione nel 2007. Clicca QUI:  L'UOMO DELLA SPERANZA  

In morte di Giovanni Paolo II (02.04.2005) di Eugenio SCAGLIUSI

Santità, ci scusi! Sono passati circa vent’anni e non trovo più le fotografie. Temo che le abbia perse mia madre, che ormai si dimentica tutto, non solo dove ha lasciato gli oggetti qualche minuto prima. Ma nonostante la mancanza di quelle fotografie, no, io non potrò dimenticare. E questo non certo perché le fotografie prima o poi mamma le troverà, o le troveremo quando lei non ci sarà più; tra l’altro potrei chiederle (come in effetti ho già fatto) a chi con me era presente a quell’incontro. Ma avrei voluto averle subito, oggi stesso, quelle fotografie. Perché quando ho detto ad alcuni amici che commentavano la morte di Giovanni Paolo II che l’ho incontrato durante una udienza privata, presenti non più di una ventina di anime in tutto, tra le quali per l’appunto la mia, non mi hanno creduto. Anzi, due di loro, pensando che fosse una colossale panzana, si sono fatti una bella risata e mi hanno mandato in coro e molto poco elegantemente a quel paese. Io, invece, non ho riso affat...