Nel 1962, durante i lavori del Concilio Vaticano II, Karol Wojtyla scrisse il 17 novembre, una lettera a Padre Pio chiedendogli di intercedere per la guarigione di una donna polacca, Wanda Poltawska, un'amica di lunga data di Wojtyla, madre di quattro figli, gravemente malata per un cancro all'addome. Il futuro papa, allora vescovo di Cracovia, non esitò a scrivere al frate di Pietrelcina, che ammise con tono profetico: «A questo non si può dire di no». La donna guarì miracolosamente e Wojtyla gli inviò una commovente lettera di ringraziamento, soltanto 11 giorni dopo, il 28 novembre . Da allora uno stretto legame tenne saldamente legati il frate stimmatizzato e il pontefice polacco, un rapporto nel quale si combinarono stima, amicizia, elementi miracolosi e profetici. Una vicenda poco nota venuta a galla anche grazie al processo di canonizzazione di Giovani Paolo II e destinata a gettare una luce speciale sulle vicende del mondo e dell'umanità. La dottoressa Wanda Polt...
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