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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

“IN CAMMINO VERSO LA PACE”. SULLE ORME DI DON TONINO BELLO - Incontro Tematico in occasione del trentesimo anniversario del “dies natalis”

  Sarà una testimonianza dialogata, quella che Renato Brucoli, amico e collaboratore di don Tonino Bello durante l’episcopato, offrirà agli alunni dell’Istituto comprensivo “San Giovanni Bosco” di Polignano a Mare, domani martedì 16 maggio con inizio alle 11.30. La riflessione ruoterà intorno al tema “Pace”, cruciale in questo momento storico e centrale per don Tonino, “il Bello della PACE”. Promuovere il valore pace significa accrescere le migliori qualità umane della persona, all’interno di un percorso che non può vedere estranee le giovani generazioni.

Quando Wojtyla disse: “Attenti al liberismo”

Trent'anni fa la "Centesimus annus", l'ultima enciclica sociale del Papa che aveva battuto il comunismo. E che iniziava ad avere altre preoccupazioni Trent’anni fa un uomo cui sarebbe stato tributato voce populi il titolo di Grande mise in guardia: il profitto fine a se stesso è pericoloso, il capitalismo senz’anima porta al disastro. Non aveva doti profetiche, probabilmente, quel Giovanni Paolo II elevato più tardi alla gloria degli altari. Semplicemente aveva fatto l’operaio, e così come riteneva il comunismo un errore – prima di tutti gli altri - antropologico, considerava il liberismo sì espressione della libertà dell’individuo, ma anche potenziale negazione della persona umana. Dice: che differenza c’è tra individuo e persona? C’è, e la Chiesa da sempre (o almeno da più di un secolo) si sgola per spiegarlo. L’individuo è la monade autoaffermativa dell’ego, la persona l’insieme di tutto: es ego superego, anima, emozioni, affetti, diritti, paure, doveri, comunità,...

Dodici anni fa, il miracolo che fece diventare santo Giovanni Paolo II

Un giorno come oggi di 12 anni fa avveniva la guarigione miracolosa di Floribeth Mora Díaz, che portò alla canonizzazione di San Giovanni Paolo II. La canonizzazione del beato Giovanni Paolo II non richiedeva la riapertura del nuovo processo sulla eroicità delle virtù: bisognava “soltanto” accertare un nuovo miracolo avvenuto nel periodo successivo alla beatificazione. Tale miracolo è arrivato dal Costa Rica, dall’America Latina tanto amata dal Papa polacco. La miracolata, Floribeth Mora Díaz, moglie di Edwin Antonio Arce Abarca e madre di quattro figli vive in una piccola località che si chiama Dulce Nombre de Jesús. All’epoca del fatto miracoloso, nel 2011, aveva quarantasette anni. Era una donna sana, ma l’8 aprile 2011 ha improvvisamente avvertito un fortissimo dolore alla testa. Prima è stata portata all’ospedale di Cartago dove i medici le comunicano la diagnosi che lascia poche speranze: rottura di aneurisma dell’arteria cerebrale destra con emorragia.