Passa ai contenuti principali

Il Papa ai cubani: guardare alle radici cristiane per costruire il futuro della nazione

Francesco invia una Lettera in occasione dei 25 anni della visita di Giovanni Paolo II nel Paese caraibico, invitando i cubani a camminare uniti nella fede per costruire un futuro sempre più degno e sempre più libero



Il ricordo della visita di Giovani Paolo II a Cuba, 25 anni fa, dal 21 al 25 gennaio del 1998, possa dare “nuovo impulso per continuare a costruire il futuro di questa nazione con speranza e determinazione”. Francesco saluta così il cardinale Juan de la Caridad García Rodríguez, arcivescovo di San Cristóbal de La Habana, i vescovi cubani e tutti fedeli, attraverso una Lettera portata dal cardinale Beniamino Stella, in visita nel Paese e che, durante il viaggio apostolico di Wojtyla, era nunzio apostolico e fu quindi, come scrive il Papa “testimone privilegiato di quell’evento”.

Una testimonianza di lavoro e sacrificio
Francesco ricorda una delle esortazioni di Giovanni Paolo II, quando si rivolse ai giovani cubani, era il 23 gennaio: “Affrontate con forza e temperanza, con giustizia e prudenza le grandi sfide del momento presente; tornate alle radici cubane e cristiane e fate tutto il possibile per costruire un futuro sempre più degno e sempre più libero! Non dimenticate che la responsabilità fa parte della libertà. Inoltre, la persona si definisce principalmente per le sue responsabilità nei confronti degli altri e di fronte alla storia". Di qui l’incoraggiamento a tornare alle “radici cubane e cristiane”, ossia a quell’identità che "ha generato e continua a generare la vita” di Cuba. “Queste radici – si legge nella Lettera – sono state rafforzate permettendoci di vederle crescere e fiorire nella testimonianza di tanti di voi che lavorano e si sacrificano ogni giorno per gli altri, non solo per le vostre famiglie, ma anche per i vostri vicini e amici, per tutte le persone e soprattutto per i più bisognosi”.

L’invito a radicarsi nel bene
Il Papa ringrazia quindi per essere un esempio di collaborazione e di aiuto reciproco, che rivela uno spirito “aperto, accogliente e solidale”. L’invito è di continuare “a camminare insieme nella speranza, sapendo che sempre, e soprattutto in mezzo alle avversità e alle sofferenze, Gesù e sua Madre vi accompagnano, vi aiutano a portare la vostra croce e vi consolano con la gioia della risurrezione”. In conclusione cita il servo di Dio Felix Varela Morales, sacerdote e filosofo cubano, quale testimonianza della “necessità di radicarsi nel bene e la fecondità di questo sforzo: una volta che l'albero è radicato, presto estenderà i suoi rami, e la virtù riposerà alla sua ombra". Di qui la sollecitazione “a scavare nelle “vostre radici con coraggio e responsabilità, e a continuare a portare frutti uniti nella fede, nella speranza e nella carità”.

FONTE: Vatican News

Commenti

Post popolari in questo blog

Il significato del logo del Giubileo 2025: Pellegrini di speranza

  È stato presentato il logo del Giubileo 2025, scelto tra quasi trecento proposte. Un simbolo di speranza e fraternità che ci guiderà nel pellegrinaggio di fede dell’Anno Santo. Mentre fervono i preparativi per l’ Anno Santo 2025 , del quale è stato reso pubblico il ricchissimo calendario ed è stato eseguito per la prima volta l’inno, inizia a diffondersi anche il logo del Giubileo. Si tratta di un’immagine ricca di simbolismo, che rappresenta i temi centrali dell’Anno Santo: la speranza, la misericordia e la fraternità. Il logo è stato presentato il 28 giugno scorso nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Regia del Palazzo Apostolico a Città del Vaticano, alla presenza di monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, ed è stato accolto con favore da vescovi, sacerdoti e laici. In effetti si tratta di un’immagine semplice e universale, che può essere compresa da persone di tutte le culture e religioni, e racchiude un invito a tu...

Vai Papa VAI!!! video dedicato a Giovanni Paolo II

Le Reliquia "Ex-Capillis" di Madre Teresa in pellegrinaggio a Turi

La comunità parrocchiale di  Maria SS. Ausiliatrice annuncia con gioia la visita delle Reliquie (ex Capillis) di S. Teresa di Calcutta DOMENICA 11 MARZO 2018 . Abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulla figura di  Madre Teresa , canonizzata da Papa Francesco il 4 settembre 2016, poiché è stata una donna che ha impegnato tutta la sua vita per testimoniare l’amore ed è stata l’amore di Dio in azione. La Reliquia ex-capillis (capelli) è stata donata dalla postulazione di Madre Teresa all' associazione Giovanni Paolo II in occasione del decennale e alla parrocchia SS. Medici di Polignano a Mare. Lei sintetizzava così la sua vita e la sua opera: So che noi siamo una goccia nell’oceano della miseria e della sofferenza umana, ma se non ci fosse neanche questa goccia, la miseria e le sofferenze umane sarebbero ancora più grandi….